TARANTO - “Parole giuste - Dialogo sul linguaggio del diritto” è il titolo del Convegno che si terrà sabato 9 aprile, alle ore 9, a Taranto nel salone di rappresentanza della Provincia (via Anfiteatro).
L’incontro di studio è organizzato dalla sottosezione di Taranto dell’Associazione Nazionale Magistrati e dall’Ordine dei Giornalisti della Puglia, con la collaborazione dell’Università di Bari e della Provincia di Taranto.
Partecipano: Gianrico Carofiglio, scrittore ed ex magistrato; Giusi Fasano, inviata del Corriere della Sera; Giovanni Maria Flick, ex ministro della Giustizia e presidente emerito della Corte Costituzionale; Bruno Vespa, giornalista e scrittore; Maurizio Carbone, segretario generale uscente dell’Associazione Magistrati, e Nicola Triggiani, professore di diritto processuale penale nell’Università di Bari.
È previsto l’intervento anche del rettore dell’Ateneo barese, Antonio Uricchio.
Modera l’incontro Martino Rosati, presidente della sottosezione A.N.M. di Taranto. Tema del convegno è la comprensibilità del linguaggio negli atti dei magistrati e nelle leggi e la necessità , per i giornalisti, di usare una lingua semplice e chiara.
Obiettivo dell’incontro interdisciplinare è dunque la ricerca di una piattaforma espressiva condivisa tra mondo giudiziario e stampa. Punto di partenza sarà la riflessione sulla circostanza che la sentenza, benché pronunciata “in nome del popolo italiano”, risulta generalmente incomprensibile al cittadino medio. Come si legge nell’invito, “pensare che le sentenze possano risultare comprensibili a tutti non è realistico, ma sforzarsi di rendere i testi giuridici comprensibili per un numero sempre più ampio di persone è l’unico modo per far sì che la gente continui, o torni, ad avere fiducia nella legge”.
A tal fine, fondamentale risulta l’opera di mediazione linguistica affidata alla stampa, soprattutto nei casi di maggiore interesse per la società civile: il che comporta necessariamente una maggiore e specifica preparazione da parte dei giornalisti, in modo da evitare pericolosi cortocircuiti informativi.
Un ruolo essenziale, infine, in tale prospettiva, è svolto dall’Università , destinata a formare tutte le figure professionali coinvolte.
L’incontro è valido per l’assegnazione di crediti formativi da parte dell’Ordine dei giornalisti della Puglia.
L’incontro di studio è organizzato dalla sottosezione di Taranto dell’Associazione Nazionale Magistrati e dall’Ordine dei Giornalisti della Puglia, con la collaborazione dell’Università di Bari e della Provincia di Taranto.
Partecipano: Gianrico Carofiglio, scrittore ed ex magistrato; Giusi Fasano, inviata del Corriere della Sera; Giovanni Maria Flick, ex ministro della Giustizia e presidente emerito della Corte Costituzionale; Bruno Vespa, giornalista e scrittore; Maurizio Carbone, segretario generale uscente dell’Associazione Magistrati, e Nicola Triggiani, professore di diritto processuale penale nell’Università di Bari.
È previsto l’intervento anche del rettore dell’Ateneo barese, Antonio Uricchio.
Modera l’incontro Martino Rosati, presidente della sottosezione A.N.M. di Taranto. Tema del convegno è la comprensibilità del linguaggio negli atti dei magistrati e nelle leggi e la necessità , per i giornalisti, di usare una lingua semplice e chiara.
Obiettivo dell’incontro interdisciplinare è dunque la ricerca di una piattaforma espressiva condivisa tra mondo giudiziario e stampa. Punto di partenza sarà la riflessione sulla circostanza che la sentenza, benché pronunciata “in nome del popolo italiano”, risulta generalmente incomprensibile al cittadino medio. Come si legge nell’invito, “pensare che le sentenze possano risultare comprensibili a tutti non è realistico, ma sforzarsi di rendere i testi giuridici comprensibili per un numero sempre più ampio di persone è l’unico modo per far sì che la gente continui, o torni, ad avere fiducia nella legge”.
A tal fine, fondamentale risulta l’opera di mediazione linguistica affidata alla stampa, soprattutto nei casi di maggiore interesse per la società civile: il che comporta necessariamente una maggiore e specifica preparazione da parte dei giornalisti, in modo da evitare pericolosi cortocircuiti informativi.
Un ruolo essenziale, infine, in tale prospettiva, è svolto dall’Università , destinata a formare tutte le figure professionali coinvolte.
L’incontro è valido per l’assegnazione di crediti formativi da parte dell’Ordine dei giornalisti della Puglia.