di VITTORIO POLITO — È in distribuzione il secondo numero del 2016 del periodico ‘Realtà Forense’, organo del Sindacato Avvocati di Bari, diretto da Francesco Maione.
Sfogliando il periodico leggo l’editoriale: «Le dimissioni sono previste per legge, si è vero, ma non sempre, nella maggior parte dei casi vengono dettate dalla coscienza, dall’etica, dal comune senso del pudore. Arrampicarsi su astratti ed improbabili concetti di rappresentanza vuol dire mentire a se stessi ed offendere l’intelligenza dei colleghi. Tutti sanno che i componenti del C.N.F. non sono eletti ma semplicemente nominati, così come è a tutti noto che l’attuale delegato barese è stato designato con un risicato numero di voti, perché voluto da un determinato gruppo di maggioranza, quello stesso che oggi invoca, più di ogni altro, le sue dimissioni al grido di ‘vergogna’».
Sembra la fotografia sbiadita del nostro grande paese ed invece è soltanto l’inizio dell’editoriale di Pierluigi Vulcano dal titolo “Tutti a casa!” che apre il nuovo numero di ‘realtà forense’ la longeva testata del Sindacato Avvocati di Bari, datata aprile 2016.
Non entro nel merito dei fatti, non mi permetto di dire che siamo un Paese attraversato da una sciagurata crisi di nervi, non mi permetto di dire che se tre persone formulano tre idee incompatibili fra loro… questo non è statisticamente ‘serio’, mi permetto, però, di affermare che ogni azione impunita ne genera poi una famiglia di tali azioni e le nostre famiglie sono allargate e… amen.
Bello, interessante ed esauriente l’articolo sul divorzio breve firmato da Marilena Lanzellotto, ma io classe 1935 sono fuori tempo massimo.
Pure stimolante ed importante quello che scrive Francesco Maione sull’indennità per malattia ed ottimo il suo finale: “In ogni caso ci affidiamo alla protezione di San Nicola”. Saggia proposta avallata dal sottoscritto che ha dedicato un libro al nostro Santo.
Che un giornale di un Sindacato dia spazio alla magnifica mostra di fotografie dell’artista Gianni Leone, in quella meravigliosa cornice del Museo Pascali nella seducente Polignano a Mare, fa a pugni, solo in apparenza, con quanto da me riportato all’inizio: signori il tutto si chiama Italia di nome e Italiani di cognome. Perfetto l’articolo di Anna Rossiello, perfette nella loro magnificenza le foto di Leone a dimostrazione che la classe del ’30 può dire non solo io c’ero, ma io ci sono.
Intelligente l’articolo di Fabrizio Lofoco su un ‘uomo d’ordine’ che il giornalista-scrittore Pierluigi Battista, non nuovo a simili esperienze, dedica al padre. ‘Mio padre era fascista’ dovrebbero leggerlo tutti quelli che danno del fascista senza ascoltare le presunte ragioni dell’interlocutore.
A me ha ricordato un libro edito qualche tempo fa da Levante, avente per titolo ‘Le resistenze scomode’, scritto da un uomo di destra, Antonio Giordano, che ha, il pregio per alcuni e il difetto per altri, di raccontare fatti veri e oltraggi alle memorie storiche. Come sempre non è che se una verità viene raccontata da un uomo di sinistra, per esempio Giampaolo Pansa, è vera, raccontata da uno di destra, è falsa. La storia, come sempre, poi porta all’incasso le falsità che erano state propagate. Oggi tutti battono le mani a Fidel Castro, ma dimenticano, come nella Russia stalinista, che non tutti sono stati trattati con democratica civiltà . Unuomo perbene, un uomo onesto resta tale indipendentemente dalla sua fede politica.
All’avvocato Vulcano ricordo che tanti nostri fratelli hanno atteso al freddo di alcune trincee che qualcuno dicesse loro: “Tutti a casa!”. Chi è tornato ringrazia, chi non è tornato ha atteso invano e questa è, è stata e resterà una vera vergogna.
Bella anche l’impaginazione del giornale, coraggioso il tentativo di resistere con l’uscita cartacea, in un mondo che vive in funzione ‘on line’ questo il vero attestato di stima. Toccare un giornale, toccare un uomo, toccare una donna, toccare un libro: sentire un cuore palpitare per simili ‘carezze’ ci restituisce il gusto della vita…‘on line’ può attendere.
Sfogliando il periodico leggo l’editoriale: «Le dimissioni sono previste per legge, si è vero, ma non sempre, nella maggior parte dei casi vengono dettate dalla coscienza, dall’etica, dal comune senso del pudore. Arrampicarsi su astratti ed improbabili concetti di rappresentanza vuol dire mentire a se stessi ed offendere l’intelligenza dei colleghi. Tutti sanno che i componenti del C.N.F. non sono eletti ma semplicemente nominati, così come è a tutti noto che l’attuale delegato barese è stato designato con un risicato numero di voti, perché voluto da un determinato gruppo di maggioranza, quello stesso che oggi invoca, più di ogni altro, le sue dimissioni al grido di ‘vergogna’».
Sembra la fotografia sbiadita del nostro grande paese ed invece è soltanto l’inizio dell’editoriale di Pierluigi Vulcano dal titolo “Tutti a casa!” che apre il nuovo numero di ‘realtà forense’ la longeva testata del Sindacato Avvocati di Bari, datata aprile 2016.
Non entro nel merito dei fatti, non mi permetto di dire che siamo un Paese attraversato da una sciagurata crisi di nervi, non mi permetto di dire che se tre persone formulano tre idee incompatibili fra loro… questo non è statisticamente ‘serio’, mi permetto, però, di affermare che ogni azione impunita ne genera poi una famiglia di tali azioni e le nostre famiglie sono allargate e… amen.
Bello, interessante ed esauriente l’articolo sul divorzio breve firmato da Marilena Lanzellotto, ma io classe 1935 sono fuori tempo massimo.
Pure stimolante ed importante quello che scrive Francesco Maione sull’indennità per malattia ed ottimo il suo finale: “In ogni caso ci affidiamo alla protezione di San Nicola”. Saggia proposta avallata dal sottoscritto che ha dedicato un libro al nostro Santo.
Che un giornale di un Sindacato dia spazio alla magnifica mostra di fotografie dell’artista Gianni Leone, in quella meravigliosa cornice del Museo Pascali nella seducente Polignano a Mare, fa a pugni, solo in apparenza, con quanto da me riportato all’inizio: signori il tutto si chiama Italia di nome e Italiani di cognome. Perfetto l’articolo di Anna Rossiello, perfette nella loro magnificenza le foto di Leone a dimostrazione che la classe del ’30 può dire non solo io c’ero, ma io ci sono.
Intelligente l’articolo di Fabrizio Lofoco su un ‘uomo d’ordine’ che il giornalista-scrittore Pierluigi Battista, non nuovo a simili esperienze, dedica al padre. ‘Mio padre era fascista’ dovrebbero leggerlo tutti quelli che danno del fascista senza ascoltare le presunte ragioni dell’interlocutore.
A me ha ricordato un libro edito qualche tempo fa da Levante, avente per titolo ‘Le resistenze scomode’, scritto da un uomo di destra, Antonio Giordano, che ha, il pregio per alcuni e il difetto per altri, di raccontare fatti veri e oltraggi alle memorie storiche. Come sempre non è che se una verità viene raccontata da un uomo di sinistra, per esempio Giampaolo Pansa, è vera, raccontata da uno di destra, è falsa. La storia, come sempre, poi porta all’incasso le falsità che erano state propagate. Oggi tutti battono le mani a Fidel Castro, ma dimenticano, come nella Russia stalinista, che non tutti sono stati trattati con democratica civiltà . Unuomo perbene, un uomo onesto resta tale indipendentemente dalla sua fede politica.
All’avvocato Vulcano ricordo che tanti nostri fratelli hanno atteso al freddo di alcune trincee che qualcuno dicesse loro: “Tutti a casa!”. Chi è tornato ringrazia, chi non è tornato ha atteso invano e questa è, è stata e resterà una vera vergogna.
Bella anche l’impaginazione del giornale, coraggioso il tentativo di resistere con l’uscita cartacea, in un mondo che vive in funzione ‘on line’ questo il vero attestato di stima. Toccare un giornale, toccare un uomo, toccare una donna, toccare un libro: sentire un cuore palpitare per simili ‘carezze’ ci restituisce il gusto della vita…‘on line’ può attendere.
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