“La discarica di Grottaglie - dichiarano Trevisi e Galante - continuerà a ricevere rifiuti speciali non pericolosi, fanghi da impianti di depurazione delle acque reflue urbane, oltre che rifiuti urbani provenienti da altri ATO regionali come previsto, in contrasto con il principio di prossimità e autosufficienza, dalla legge regionale 7 aprile 2015 n. 14.”
In data 14 dicembre 2015, infatti, la società Linea Ambiente s.r.l., succeduta alla società Ecolevante spa, ha inviato alla Provincia di Taranto, la richiesta di giudizio di compatibilità ambientale, contestuale alla richiesta di autorizzazione integrata ambientale per modifica sostanziale della discarica III lotto Linea Ambiente, inquadrata, con D.D. 381 del 26 luglio 2009 in località Torre Caprarica Grottaglie (TA). La procedura riguarda un ampliamento dell'attuale discarica che effettua operazioni classificate «D1», l'attuale III lotto ha ottenuto l’AIA dalla Regione Puglia il 3 luglio 2008 per una volumetria 2.334.000 metri cubi. In sostanza, con la richiesta in oggetto si chiede di portare la volumetria a 4.571.000 metri cubi, quindi di raddoppiarla, per mezzo di un innalzamento delle quote di fine conferimento.
“Riteniamo irrazionale - proseguono i cinquestelle - far fronte alla situazione d’emergenza che si registra negli altri ATO attraverso un ampliamento che aggraverebbe ulteriormente l’impatto ambientale in un territorio già fortemente compromesso da questo punto di vista. Un intervento non giustificato se rapportato all’utilità socio-economica di far fronte ad una situazione di emergenza che necessiterebbe, invece, di opportuni interventi strutturali. Vorremmo sapere - concludono - se sono stati effettuati dei monitoraggi, controlli e verifiche sulle prescrizioni dei provvedimenti autorizzativi relativi al III lotto della discarica e se sia stata concretamente avviata la fase post-gestione per i lotti I e II della discarica di Grottaglie attraverso interventi di messa in sicurezza e bonifica”.