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Il provvedimento scaturisce da un'articolata indagine patrimoniale sviluppata dal Nucleo Investigativo del Reparto Operativo, che ha permesso di documentare come, a fronte degli ingenti prestiti elargiti in favore di numerosi debitori (prevalentemente commercianti e giocatori d'azzardo), il 61enne applicasse tassi d'interesse nell'ordine del 15% mensile, pretendendone la liquidazione, con violenza o minaccia in caso di insolvenza e realizzando cosi' il proprio illecito profitto, successivamente investito in beni ovvero attivita' economiche e produttive.
Le indagini hanno documentato come due societa', beni mobili (anche registrati) ed immobili rientrassero nella disponibilita' dell'uomo, a fronte dei modesti redditi dichiarati e sebbene - in alcuni casi - intestati a diversi suoi congiunti e ad alcuni prestanome, raggiungendo un valore complessivo stimato di quasi 100 milioni di euro.