BARI - Tutto bloccato in via Amendola a Bari (davanti alla sede di Confindustria) per la giornata di mobilitazione unitaria indetta da - Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Uiltrasporti Uil Contro lo stallo negoziale e l’atteggiamento definito dilatorio delle associazioni datoriali di settore - Federturismo/AICA/Confindustria Alberghi, Fipe, Fiavet, Confesercenti, Federterme, Federfarma, Angem, Aci (Alleanza cooperative italiane), Anip-Confindustria Legacoop, Servizi, Federlavoro e Servizi Confcooperative, Agci, Unionservizi Confapi, Fnip Confcommercio, Federdistribuzione
Sono migliaia in Puglia i lavoratori dei comparti industria turistica, pubblici esercizi, agenzie di viaggio, ristorazione collettiva, imprese di pulizia strutturate, farmacie private e del comparto termale e del commercio in attesa dei rinnovi contrattuali in media da più di tre anni.
Anche a Bari la manifestazione si svolgerà a partire dalle ore 9.30, fino alle 13,00 davanti alla sede di Confindustria ( Via Amendola).
“La protesta – spiega Vincenzo Riglietta Segretario Generale FISASCAT Cisl Puglia Basilicata - è stata indetta per rivendicare il rinnovo dei rispettivi contratti nazionali di lavoro, attraverso i quali "garantire un dignitoso aumento salariale, nuove norme per la valorizzazione della professionalità e per il mantenimento dei livelli occupazionali. Nella migliore delle ipotesi i lavoratori aspettano il rinnovo del contratto nazionale di lavoro da tre anni, nella peggiore da sei. In tutto questo tempo le controparti datoriali hanno, con diversi accenti e modalità, cercato di negare il valore del contratto collettivo nazionale di lavoro subordinandone il rinnovo a forme più o meno esplicite di restituzione attraverso il peggioramento di parti economiche e normative."
I lavoratori in sciopero sono baristi, camerieri, cuochi, operatori del comparto pulizia e sanificazione, attività ausiliarie e facility management, addetti mense, receptionist, impiegati di agenzie di viaggio, lavoratori dei fast food, operatori del comparto termale, farmacisti, professionisti, e dipendenti del commercio afferenti ad aziende associate e Federdistribuzione. Operano in settori strategici per l’economia del nostro paese, che rappresentano una componente rilevante del Pil italiano come il turismo e il sistema degli appalti; svolgono lavori importanti come, ad esempio, la refezione e le pulizie nelle scuole, negli asili e negli ospedali, nonché prestazioni attinenti la salute delle persone, in negozi commerciali o supermercati.
Sono migliaia in Puglia i lavoratori dei comparti industria turistica, pubblici esercizi, agenzie di viaggio, ristorazione collettiva, imprese di pulizia strutturate, farmacie private e del comparto termale e del commercio in attesa dei rinnovi contrattuali in media da più di tre anni.
Anche a Bari la manifestazione si svolgerà a partire dalle ore 9.30, fino alle 13,00 davanti alla sede di Confindustria ( Via Amendola).
“La protesta – spiega Vincenzo Riglietta Segretario Generale FISASCAT Cisl Puglia Basilicata - è stata indetta per rivendicare il rinnovo dei rispettivi contratti nazionali di lavoro, attraverso i quali "garantire un dignitoso aumento salariale, nuove norme per la valorizzazione della professionalità e per il mantenimento dei livelli occupazionali. Nella migliore delle ipotesi i lavoratori aspettano il rinnovo del contratto nazionale di lavoro da tre anni, nella peggiore da sei. In tutto questo tempo le controparti datoriali hanno, con diversi accenti e modalità, cercato di negare il valore del contratto collettivo nazionale di lavoro subordinandone il rinnovo a forme più o meno esplicite di restituzione attraverso il peggioramento di parti economiche e normative."
I lavoratori in sciopero sono baristi, camerieri, cuochi, operatori del comparto pulizia e sanificazione, attività ausiliarie e facility management, addetti mense, receptionist, impiegati di agenzie di viaggio, lavoratori dei fast food, operatori del comparto termale, farmacisti, professionisti, e dipendenti del commercio afferenti ad aziende associate e Federdistribuzione. Operano in settori strategici per l’economia del nostro paese, che rappresentano una componente rilevante del Pil italiano come il turismo e il sistema degli appalti; svolgono lavori importanti come, ad esempio, la refezione e le pulizie nelle scuole, negli asili e negli ospedali, nonché prestazioni attinenti la salute delle persone, in negozi commerciali o supermercati.