di NICOLA ZUCCARO — Non c'è tre senza quattro. Nel parafrasare una celebre pellicola cinematografica, si potrebbe immediatamente comunicare così la vittoria di Nico Rosberg al Gran Premio di Russia. Un successo che consente al pilota di origine finlandese il
consolidamento al vertice della classifica piloti - nella quale domina a quota 100 - di quella dei Costruttori dove, in virtù del secondo posto in quel di Sochi, ottenuto dal suo compagno di squadra e campione del mondo uscente Lewis Hamilton, la Mercedes consolida
il primato in classifica con 157 punti.
A Sochi si è rivisto il solito copione. Partenza lampo di Rosberg e le altre che inseguono, tanto da dar vita a dei sorpassi utili non solo per raggranellare qualche punto in più ma anche a ridare interesse ad un Mondiale 2016 che a ai primi di maggio - in attesa di una Ferrari competitiva - rischia di poter già scrivere la parola "fine".
A Sochi si è rivisto il solito copione. Partenza lampo di Rosberg e le altre che inseguono, tanto da dar vita a dei sorpassi utili non solo per raggranellare qualche punto in più ma anche a ridare interesse ad un Mondiale 2016 che a ai primi di maggio - in attesa di una Ferrari competitiva - rischia di poter già scrivere la parola "fine".
Tags
Sport