TARANTO - “Se come previsto dal Viminale tutti gli immigrati che sbarcheranno sulle coste pugliesi dovranno passare per l’hotspot di Taranto, significa che già dai prossimi giorni aumenterà vertiginosamente il numero di chi, tra coloro che non otterranno il permesso d’asilo e riceveranno invece il foglio di via, si troverà libero di muoversi senza controllo alcuno sul territorio tarantino, in attesa di un espatrio che con grande probabilità non avverrà. Una situazione che dovrebbe mettere in allarme le istituzioni cittadine, questura e prefettura in primis, che sembrano invece sottovalutare l’aggravarsi di un’emergenza già in essere”, così l’onorevole Vincenza Labriola, componente del Gruppo Misto alla Camera dei Deputati.
“E’ doveroso che il ministero dell’Interno si adoperi con maggiore determinazione nel rendere esecutivi i rimpatri dei clandestini – prosegue Labriola –, e che al tempo stesso sia incrementata la presenza delle forze dell’ordine nella città ionica. Quando arriveranno i 50 militari promessi dal ministro Alfano nell’ormai lontano mese di febbraio? Taranto chiede tutela, e centinaia di clandestini, o forse presto migliaia, a spasso per le vie del centro, delle periferie, o nelle campagne, non sono di certo sinonimo di sicurezza”.
“E’ doveroso che il ministero dell’Interno si adoperi con maggiore determinazione nel rendere esecutivi i rimpatri dei clandestini – prosegue Labriola –, e che al tempo stesso sia incrementata la presenza delle forze dell’ordine nella città ionica. Quando arriveranno i 50 militari promessi dal ministro Alfano nell’ormai lontano mese di febbraio? Taranto chiede tutela, e centinaia di clandestini, o forse presto migliaia, a spasso per le vie del centro, delle periferie, o nelle campagne, non sono di certo sinonimo di sicurezza”.