BARI - Cresce oltre le previsioni la richiesta di investimenti in Puglia. Oggi è stato superato il tetto di 1 miliardo di euro con gli incentivi della nuova programmazione (2014-2020) varati dall’assessorato regionale allo Sviluppo economico. A meno di un anno dall’attivazione degli strumenti di agevolazione, sono 1.669 le iniziative presentate da parte delle imprese di ogni dimensione che richiedono agevolazioni per 354 milioni di euro e programmano un’occupazione a regime (tra vecchi e nuovi occupati) di 25.350 unità lavorative.
A darne notizia sono il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e l’assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone dopo aver analizzato il report predisposto da Puglia Sviluppo Spa, la società regionale in house che gestisce i bandi in qualità di soggetto intermedio.
“I nostri incentivi – sottolineano – si stanno rivelano sempre più uno strumento di crescita economica e di innovazione e la prova concreta della capacità di spesa della Regione Puglia che non solo sa spendere, ma spende bene. Gli incentivi sono così mirati che hanno dimostrato abbondantemente la capacità di cogliere nel segno. Questi numeri ne sono la testimonianza”.
“A meno di un anno dall’attivazione degli interventi di agevolazione – spiegano Emiliano e Capone – non ci saremmo aspettati un simile successo. La soddisfazione che ne deriva è legata non solo ai totali, ma ai dettagli. Dai dati si evince che tra gli investimenti spicca la quota riservata a ricerca e innovazione, quasi 193 milioni di euro, che permetteranno alle imprese pugliesi di crescere in competitività innovando processi e prodotti. Altro elemento rilevante è che ad investire non siano solo le grandi imprese ma anche le piccole e medie imprese (Pmi). Tra Pia e Titolo II (sia ordinari che turismo), le Pmi progettano investimenti per più di 603 milioni di euro contro i 404 milioni dei progetti presentati dalle grandi industrie”.
“L’altro elemento da sottolineare è l’attenzione delle imprese estere che in Puglia vorrebbero investire più di 243 milioni di euro, il 60 per cento del valore dei progetti arrivati per tutti i Contratti di Programma. È un indice chiaro dell’attrattività della Puglia, che porta vantaggi al nostro territorio in termini di sviluppo e di occupazione. Un’ulteriore prova della qualità della spesa”.
“Considerando – concludono – che le risorse pubbliche richieste dalle imprese ammontano a 354 milioni di euro, gli investimenti programmati moltiplicano per tre questo budget. Quanto all’avanzamento delle pratiche, sono stati già ammessi investimenti per 534 milioni di euro, il 53% del totale”.
Passando ai dettagli, valgono più di 404 milioni di euro i progetti arrivati con i Contratti di Programma dalle grandi imprese, valgono quasi 119 milioni i programmi delle medie imprese progettati con i Pia (Programmi integrati di agevolazioni), più di 56 milioni gli investimenti per i Pia Piccole Imprese e più di 106 milioni per i Pia Turismo; quasi 259 milioni è il valore raggiunto dai progetti per il Titolo II Ordinario e 63 per il Titolo II Turismo.
A darne notizia sono il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e l’assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone dopo aver analizzato il report predisposto da Puglia Sviluppo Spa, la società regionale in house che gestisce i bandi in qualità di soggetto intermedio.
“I nostri incentivi – sottolineano – si stanno rivelano sempre più uno strumento di crescita economica e di innovazione e la prova concreta della capacità di spesa della Regione Puglia che non solo sa spendere, ma spende bene. Gli incentivi sono così mirati che hanno dimostrato abbondantemente la capacità di cogliere nel segno. Questi numeri ne sono la testimonianza”.
“A meno di un anno dall’attivazione degli interventi di agevolazione – spiegano Emiliano e Capone – non ci saremmo aspettati un simile successo. La soddisfazione che ne deriva è legata non solo ai totali, ma ai dettagli. Dai dati si evince che tra gli investimenti spicca la quota riservata a ricerca e innovazione, quasi 193 milioni di euro, che permetteranno alle imprese pugliesi di crescere in competitività innovando processi e prodotti. Altro elemento rilevante è che ad investire non siano solo le grandi imprese ma anche le piccole e medie imprese (Pmi). Tra Pia e Titolo II (sia ordinari che turismo), le Pmi progettano investimenti per più di 603 milioni di euro contro i 404 milioni dei progetti presentati dalle grandi industrie”.
“L’altro elemento da sottolineare è l’attenzione delle imprese estere che in Puglia vorrebbero investire più di 243 milioni di euro, il 60 per cento del valore dei progetti arrivati per tutti i Contratti di Programma. È un indice chiaro dell’attrattività della Puglia, che porta vantaggi al nostro territorio in termini di sviluppo e di occupazione. Un’ulteriore prova della qualità della spesa”.
“Considerando – concludono – che le risorse pubbliche richieste dalle imprese ammontano a 354 milioni di euro, gli investimenti programmati moltiplicano per tre questo budget. Quanto all’avanzamento delle pratiche, sono stati già ammessi investimenti per 534 milioni di euro, il 53% del totale”.
Passando ai dettagli, valgono più di 404 milioni di euro i progetti arrivati con i Contratti di Programma dalle grandi imprese, valgono quasi 119 milioni i programmi delle medie imprese progettati con i Pia (Programmi integrati di agevolazioni), più di 56 milioni gli investimenti per i Pia Piccole Imprese e più di 106 milioni per i Pia Turismo; quasi 259 milioni è il valore raggiunto dai progetti per il Titolo II Ordinario e 63 per il Titolo II Turismo.