Si è spento all'età di 92 anni, a Roma, una delle più importanti figure del teatro italiano del XX secolo. Nato a Fiesole il 20 agosto 1923, Giorgi Albertazzi debuttò con Troilo e Cressida di Shakespeare (1949), con la regia di Luchino Visconti. Ricordava con orgoglio quando negli anni '60 il suo Amleto, con la regia di Zeffirelli, fu rappresentato all'Old Vic di Londra in occasione del 400° anniversario della nascita del Bardo. Nella sua carriera da artista ha registrato successi dal teatro alla televisione, fino al grande schermo.
Impossibile dimenticare, fra i suoi spettacoli sul palco, Memorie di Adriano, con la regia di Maurizio Scaparro. A contraddistinguerlo, c'era sempre il suo genio creativo, con cui colpiva sempre il pubblico. Come quella volta in cui, a 97 anni, durante lo spettacolo Cercando Picasso, apparì nudo in pubblico, anche se solo per un attimo brevissimo.
MATTARELLA, "MAESTRO PER GENERAZIONE DI ATTORI" - "Con Giorgio Albertazzi scompare uno dei massimi interpreti del teatro e del cinema italiano contemporaneo. Attore versatile e innovativo, ha saputo unire nella sua lunga carriera tradizione e modernità . Le sue interpretazioni dei grandi classici restano una pietra miliare nella storia dello spettacolo. Albertazzi, che ha dedicato al teatro l'intera esistenza, è stato punto di riferimento e maestro per generazioni di attori e registi": così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una dichiarazione diffusa dall'ufficio stampa del Quirinale.