Marò, Girone in Italia durante arbitrato. Emiliano, "gioisce tutta la Puglia"

ROMA - Il marò barese Salvatore Girone sarà in Italia durante l'arbitrato. Sarebbe questa la decisione del Tribunale dell'Aja che avrebbe accolto la richiesta italiana, invitando le parti a concordare le modalità del rientro del fuciliere in patria. L'ordinanza verrà resa pubblica domani.

La Farnesina intanto conferma il rientro di Girone. Le condizioni saranno concordate tra Italia e India. "Con riferimento a quanto riferito dall'ANSA, la Farnesina informa che il Tribunale arbitrale istituito a L'Aja ha oggi anticipato la propria decisione che il Fuciliere di Marina Salvatore Girone faccia rientro in Italia fino alla conclusione del procedimento arbitrale, avviato dal Governo il 26 giugno 2015. Le condizioni del rientro saranno concordate tra Italia e India", si legge in una nota. "Il Governo ha lavorato per sottoporre l'intera vicenda all'arbitrato internazionale e, in questo quadro, riportare a casa i due Fucilieri di Marina. L'ordinanza annunciata apre la strada a questo risultato. Si tratta quindi di una buona notizia per i due Fucilieri, le loro famiglie e per le ragioni sostenute dal Governo e dai nostri legali. Il Governo conta su un atteggiamento costruttivo dell'India anche nelle fasi successive e di merito della controversia", prosegue la nota. "La decisione del Tribunale de L'Aja recepisce le considerazioni legali e di ordine umanitario derivanti dalla permanenza di Girone in India da oltre quattro anni e che avrebbe potuto prolungarsi per altri due o tre anni, tenuto conto della prevista durata del procedimento arbitrale. Il Governo - sottolinea la Farnesina - avvierà immediatamente le consultazioni con l'India affinché siano in breve tempo definite e concordate le condizioni per dare seguito alla decisione del Tribunale arbitrale. Il Governo sottolinea che la decisione odierna del Tribunale relativa alle misure richieste dall'Italia in favore del Sergente Girone non influisce sul prosieguo del procedimento arbitrale, che dovrà definire se spetti all'Italia o all'India la giurisdizione sul caso della Enrica Lexie", conclude la Farnesina.

EMILIANO: "MAI SMESSO DI SEGUIRE VICENDA" - “In questo momento tutta la Puglia gioisce per una notizia straordinaria che è quella del ritorno a casa di Salvatore Girone. La Puglia non ha smesso mai di seguire la sua vicenda, la sua famiglia. Ho appena ricevuto la telefonata della moglie che mi ha comunicato questa incredibile e bellissima notizia. Certo la battaglia giudiziaria continua, è in corso l’arbitrato internazionale, ma è stato un gesto di grande intelligenza e di grande civiltà quello delle autorità indiane di consentire a Salvatore Girone di tornare in patria durante questo periodo in cui si svolgerà il giudizio arbitrale. Credo che questo sia un momento di straordinaria commozione per tutti noi anche perchè Salvatore Girone stava facendo solo il suo dovere su ordine del nostro Paese e su una nave che aveva bisogno di protezione e in questo momento è evidente che la Repubblica ha finalmente ottenuto il risultato di riportarlo a casa. Voglio quindi ringraziare tutti coloro che si sono prodigati perché questo potesse avvenire”.
Questa la dichiarazione del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano appena appresa la notizia del rientro in Italia di Salvatore Girone.

LOIZZO: "PRIMO PASSO PER LA VERITA'" - Salvatore Girone attenderà in Italia l’esito dell'arbitrato internazionale promosso dal governo italiano: “finalmente una dimostrazione di buon senso giuridico da parte di una Corte terza, il primo paso verso la verità”, è la dichiarazione di Mario Loizzo, presidente del Consiglio regionale della Puglia, la regione di origine del sottufficiale barese dei fucilieri di Marina, coinvolto con il maresciallo tarantino Massimiliano Latorre “nella nota vertenza internazionale dei marò”. “Una storia infinita – continua Loizzo - che con la decisione del Tribunale dell'Aja, appena comunicata dal Ministero degli Esteri, restituisce a tutti fiducia nella giustizia. È occorso fin troppo tempo per assicurare ai due corregionali il rispetto dovuto agli imputati secondo la più antica civiltà del diritto. Nessuno può essere considerato colpevole fino a che la colpevolezza non sia dimostrata in via definitiva, cosa che nessun tribunale indiano ha fatto. In quattro anni, non è stato avviato alcun dibattimento penale che potesse consentire a Latorre e Girone di esporre fatti contrari ad una ricostruzione sommariamente colpevolista, da parte del sistema giuridico statale e federale indiano, che i due imputati non hanno avuto finora la minima possibilità di confutare. Quattro anni in India senza un processo restano la negazione del diritto delle genti, non solo dei due marò italiani”.

DECARO: "VOGLIO RIABBRACCIARLO SUL LUNGOMARE DELLA NOSTRA TORRE A MARE" - Oggi per me e per la città di Bari è una giornata speciale. Salvatore Girone potrà tornare a casa e attendere con la sua famiglia, in Italia, l'evolversi dell'arbitrato internazionale. Ringrazio il Governo per il grande lavoro svolto in questi mesi per risolvere l'annosa controversia internazionale che ha tenuto lontani dall'Italia e dalle proprie famiglie i due sottoufficiali della Marina italiana. Non vedo l'ora di riabbracciare Salvatore di ritorno a Bari, magari sul lungomare di Torre a Mare, che credo sia una delle cose, dopo la sua famiglia, che gli è mancata di più”.