TARANTO - Lo sviluppo di grandi infrastrutture come interporti o piattaforme logistiche richiede la realizzazione di un’attività di monitoraggio e analisi preventiva precisa dell’impatto che un’opera può avere sull’ambiente. Il monitoraggio ambientale comprende l’insieme dei controlli che si effettuanosulle componenti ambientaliche potrebbero essere compromesse dalla realizzazione di un’opera e, laddove necessario, consente all'autorità competente di adottare tempestivamente le opportune misure correttive.
L'importanza del monitoraggio delle politiche ambientali è ampiamente riconosciuto a livello legislativo e consente, da un lato, di acquisire informazioni sullo stato di avanzamento degli interventi, mentre dall'altro rappresenta unfondamentale strumento di supporto alle decisioni attraverso cui evidenziare le eventuali criticità e migliorarel’efficacia e l’efficienza di grandi opere.
Proprio come è avvenuto attraversoil monitoraggio ambientale realizzato per i lavori sulla piattaforma logistica del porto di Taranto, inaugurato nel dicembre dello scorso anno dal Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio, nell’ottica di un progetto ritenuto strategico e di preminente interesse nazionale come definito dalla Legge 443/01 (Legge Obiettivo).
I lavori di realizzazione del nodo infrastrutturale del Porto di Taranto - Piastra Logistica integrata al sistema transeuropeo intermodale del "Corridoio Adriatico" - sono stati anticipati dall’esecuzione del monitoraggio di componenti ambientali realizzati dalla Lande Spa – azienda che si colloca a livelli di eccellenza nei campi dell’ingegneria ambientale, della progettazione, del monitoraggio ambientale e delle bonifiche – la quale si è occupata di monitorare le seguenti componenti: aria, rumore, acque superficiali, ambiente marino, terreni, vegetazione.
L’obiettivo dei lavori è statoperseguire un miglioramento della dotazione infrastrutturale complessiva del porto per renderlo un importante porto commerciale, consentendo l’acquisizione di nuovi traffici e il miglioramentodel rapporto con la città. Per questo la piattaforma si propone anzitutto come nodo d’interscambio fra differenti modalità di trasporto(marittimo, stradale, ferroviario e aereo) ecome centro di prestazione di servizi integratiai diversi attori in essa operanti.
Un’importante spinta per il porto pugliese, che dopo un 2015 decisamente negativo, registra un andamento positivo con un aumento del traffico merci.
L'importanza del monitoraggio delle politiche ambientali è ampiamente riconosciuto a livello legislativo e consente, da un lato, di acquisire informazioni sullo stato di avanzamento degli interventi, mentre dall'altro rappresenta unfondamentale strumento di supporto alle decisioni attraverso cui evidenziare le eventuali criticità e migliorarel’efficacia e l’efficienza di grandi opere.
Proprio come è avvenuto attraversoil monitoraggio ambientale realizzato per i lavori sulla piattaforma logistica del porto di Taranto, inaugurato nel dicembre dello scorso anno dal Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio, nell’ottica di un progetto ritenuto strategico e di preminente interesse nazionale come definito dalla Legge 443/01 (Legge Obiettivo).
I lavori di realizzazione del nodo infrastrutturale del Porto di Taranto - Piastra Logistica integrata al sistema transeuropeo intermodale del "Corridoio Adriatico" - sono stati anticipati dall’esecuzione del monitoraggio di componenti ambientali realizzati dalla Lande Spa – azienda che si colloca a livelli di eccellenza nei campi dell’ingegneria ambientale, della progettazione, del monitoraggio ambientale e delle bonifiche – la quale si è occupata di monitorare le seguenti componenti: aria, rumore, acque superficiali, ambiente marino, terreni, vegetazione.
L’obiettivo dei lavori è statoperseguire un miglioramento della dotazione infrastrutturale complessiva del porto per renderlo un importante porto commerciale, consentendo l’acquisizione di nuovi traffici e il miglioramentodel rapporto con la città. Per questo la piattaforma si propone anzitutto come nodo d’interscambio fra differenti modalità di trasporto(marittimo, stradale, ferroviario e aereo) ecome centro di prestazione di servizi integratiai diversi attori in essa operanti.
Un’importante spinta per il porto pugliese, che dopo un 2015 decisamente negativo, registra un andamento positivo con un aumento del traffico merci.