di VITTORIO POLITO — Si è conclusa al Teatro Abeliano di Bari l’edizione 2016 della Piedigrotta barese, il premio annuale di poesia e racconto breve in dialetto barese, ideato da Vito Signorile e che si è avvalso quest’anno del patrocinio dell’Assessorato e della Commissione Culture del Comune di Bari, retti rispettivamente da Silvio Maselli e Giuseppe Cascella. La manifestazione di premiazione si è svolta presso lo stesso Teatro Abeliano, venerdì 27 maggio, nell’ambito della festa della baresità cui hanno preso parte insieme allo stesso Signorile che, con Antonella Genga, ha indirizzato letture e omaggi a numerosi Poeti del nostro passato e del presente. Sono intervenuti inoltre Davide Ceddìa, Nico Salatino, Giuseppe De Trizio, Paolo Pace, Silvia Cascella oltre la Giuria del premio composta da: Giuseppe Cascella, Filippo Melchiorre, Alessandra Anaclerio, Ilaria De Robertis, Antonio Mariani, Eugenio Scandale, Aldo Luisi, Vito Signorile, Annalisa Tatarella, Nicola Cutino, Cettina Fazio Bonina, Vittorio Polito, Anna Santoliquido, Enzo Quarto.
Sono risultati vincitori:
Premio Francesco Saverio Abbrescia per la poesia in dialetto barese – sez. Scuola
1° Classificato pseudonimo Crazygirl – Poesia “La vite”
(Istituto Comprensivo “Savio Montalcini”) insegnante rif. Belinda Favia
Autore Batavia Giorgia;
2° Classificato pseudonimo Roberta – Poesia “Iè jìdde u Sand mì”
(Istituto Comprensivo “Eleonora Duse” insegnante rif. Angela Boggia e Isabella Fornelli – Autore: Roberta Genchi;
3° Classificato pseudonimo Dreamer – Poesia “L’amore e l’amecizzie”
(Istituto Comprensivo “Savio Montalcini”) insegnante rif. Belinda Favia
Autore Martina Fasan.
Premio Alfredo Giovine per il racconto in dialetto barese – sez. Scuola
1° Classificato pseudonimo Forza E. - Racconto “Ce jè bbelle Bare”
Autore: Classe II E - Istituto Comprensivo Perone–Levi – ins. Rif. Clarissa Veronico;
Premio Francesco Saverio Abbrescia per la poesia in dialetto barese
1° Classificato pseudonimo Fiammetta – Poesia “Sendore”, autore Elisa Ferorelli;
2° Classificato pseudonimo Marosasol – Poesia “Sckume de mare”, autore Rosa Ungaro;
3° Classificato pseudonimo L’agreste – Poesia “Arue andìche”, autore Savino Morelli.
Premio Alfredo Giovine per il racconto in dialetto barese
1° Classificato pseudonimo Chicco Bello Ciuffettino – Racconto “La fine de u sorghe” - autore Giuditta Abatescianni.
La necessità di recuperare e salvaguardare le nostre tradizioni e il nostro dialetto è meritorio da parte degli “addetti ai lavori” e Vito Signorile, direttore artistico del Teatro Abeliano di Bari, si sta adoperando da molto tempo al recupero ed alla diffusione della nostra prima lingua. Ovviamente, non si tratta di rincorrere un nostalgico e impossibile ritorno al bel mondo antico, ma di offrire un possibile contributo, nella ricerca di radici e identità, attraverso il teatro, la poesia, i canti, le feste, i racconti e quel che resta della Tradizione orale.
È recente il progetto “oMaggio a Bari” dello stesso Signorile, in collaborazione con la Commissione Culture del Comune di Bari, presieduta da Giuseppe Cascella, in favore della baresità, del dialetto barese, del salvataggio delle edicole votive, ecc. che ha coinvolto, nell’interesse superiore della cultura, 30 associazioni.
Signorile alla luce di quanto sopra propone un progetto “inclusivo” che costringa a nuove abitudini e nuovi metodi di collaborazione, dando egli stesso l’esempio, organizzando nel foyer del suo teatro, mostra di libri relativi alla baresità, organizzando conferenze e dibattiti con associazioni culturali, poeti, scrittori, commediografi, operatori, illustrando loro l’iniziativa e l’organizzazione di eventi e chiedendo nel contempo la fattiva collaborazione di tutti (associazioni, artisti, poeti, quotidiani, emittenti radiofoniche e TV, case editrici, autori), nell’esclusivo interesse di valorizzare Bari, il dialetto, le edicole votive e, soprattutto, la sua cultura.
Sono risultati vincitori:
Premio Francesco Saverio Abbrescia per la poesia in dialetto barese – sez. Scuola
1° Classificato pseudonimo Crazygirl – Poesia “La vite”
(Istituto Comprensivo “Savio Montalcini”) insegnante rif. Belinda Favia
Autore Batavia Giorgia;
2° Classificato pseudonimo Roberta – Poesia “Iè jìdde u Sand mì”
(Istituto Comprensivo “Eleonora Duse” insegnante rif. Angela Boggia e Isabella Fornelli – Autore: Roberta Genchi;
3° Classificato pseudonimo Dreamer – Poesia “L’amore e l’amecizzie”
(Istituto Comprensivo “Savio Montalcini”) insegnante rif. Belinda Favia
Autore Martina Fasan.
Premio Alfredo Giovine per il racconto in dialetto barese – sez. Scuola
1° Classificato pseudonimo Forza E. - Racconto “Ce jè bbelle Bare”
Autore: Classe II E - Istituto Comprensivo Perone–Levi – ins. Rif. Clarissa Veronico;
Premio Francesco Saverio Abbrescia per la poesia in dialetto barese
1° Classificato pseudonimo Fiammetta – Poesia “Sendore”, autore Elisa Ferorelli;
2° Classificato pseudonimo Marosasol – Poesia “Sckume de mare”, autore Rosa Ungaro;
3° Classificato pseudonimo L’agreste – Poesia “Arue andìche”, autore Savino Morelli.
Premio Alfredo Giovine per il racconto in dialetto barese
1° Classificato pseudonimo Chicco Bello Ciuffettino – Racconto “La fine de u sorghe” - autore Giuditta Abatescianni.
La necessità di recuperare e salvaguardare le nostre tradizioni e il nostro dialetto è meritorio da parte degli “addetti ai lavori” e Vito Signorile, direttore artistico del Teatro Abeliano di Bari, si sta adoperando da molto tempo al recupero ed alla diffusione della nostra prima lingua. Ovviamente, non si tratta di rincorrere un nostalgico e impossibile ritorno al bel mondo antico, ma di offrire un possibile contributo, nella ricerca di radici e identità, attraverso il teatro, la poesia, i canti, le feste, i racconti e quel che resta della Tradizione orale.
È recente il progetto “oMaggio a Bari” dello stesso Signorile, in collaborazione con la Commissione Culture del Comune di Bari, presieduta da Giuseppe Cascella, in favore della baresità, del dialetto barese, del salvataggio delle edicole votive, ecc. che ha coinvolto, nell’interesse superiore della cultura, 30 associazioni.
Signorile alla luce di quanto sopra propone un progetto “inclusivo” che costringa a nuove abitudini e nuovi metodi di collaborazione, dando egli stesso l’esempio, organizzando nel foyer del suo teatro, mostra di libri relativi alla baresità, organizzando conferenze e dibattiti con associazioni culturali, poeti, scrittori, commediografi, operatori, illustrando loro l’iniziativa e l’organizzazione di eventi e chiedendo nel contempo la fattiva collaborazione di tutti (associazioni, artisti, poeti, quotidiani, emittenti radiofoniche e TV, case editrici, autori), nell’esclusivo interesse di valorizzare Bari, il dialetto, le edicole votive e, soprattutto, la sua cultura.