Renzi, "M5S monumento a nepotismo"
Scontro al calor bianco tra il premier Matteo Renzi e il Movimento 5 Stelle alla Camera. Il M5S è la "quintessenza dell'opacità, un monumento al nepotismo nel senso tecnico del termine": il documento su cui si fonda porta le firme "di Grillo, del commercialista di Grillo, di Casaleggio e del nipote di Grillo. E' il nepotismo applicato a un movimento politico. Noi invece siamo una comunità di persone, che sanno discutere, anche troppo a volte" - ha detto Renzi replicando al question time al M5s. "Se uno vale uno non appartiene a una società. Se lo scettro passa al figlio non è democrazia, è dinastia." "Siamo disponibili a scrivere insieme la legge sulle fondazioni - ha proseguito Renzi - anche perché avete appena creato una fondazione, con un principio di massima trasparenza. E ci mettiamo dentro il carico da 90. Vi chiediamo: siete disponibili a scrivere con noi una legge sui partiti in cui c'è il principio della trasparenza? Siete pronti a scrivere una legge in cui valga il principio per cui uno vale uno?". Intanto Renzi risponde su Facebook, in #mettorisponde: segui la diretta
"Oggi è il 'premier time': il presidente del consiglio doveva rispondere ad una forza politica che gli pone delle domande e non l'ha fatto: ha invece fatto la figura di un giullare in difficoltà. Mi ha fatto anche un po' pena". E' la replica del deputato M5s Alessandro Di Battista commentando la risposta di Matteo Renzi al M5s. "Renzi doveva ammettere che il Pd ha preso i soldi da Buzzi, che il Pd fa favori ai banchieri e ai petrolieri ma a domanda secca non risponde. Ormai - conclude - è anche prevedibile". "Una legge sulle fondazioni? Il Parlamento lavora su tutte le leggi e noi ogni volta che c'è un provvedimento lavoriamo: intanto però aspettiamo di sapere come il Pd abbia speso centinaia di milioni che si è intascato con la truffa dei rimborsi elettorali. Questo premier è torbido, non c'è trasparenza nel suo partito, conosciamo soltanto pochi dei finanziatori e tra questi c'è Buzzi: il resto è solo campagna elettorale, su cui, tra l'altro, Renzi è in difficoltà".
"Possiamo fare le leggi anticorruzione e quelle sulle fondazioni ma oggi il Presidente del Consiglio aveva il dovere di rispondere alle domande che gli fa un gruppo parlamentare. E il Presidente non ha risposto perché è in difficoltà, così com'è in difficoltà sul piano elettorale" ha aggiunto il componente del direttorio M5s commentando la proposta di Renzi di scrivere con il M5s una legge sulle fondazioni bancarie.
"Oggi è il 'premier time': il presidente del consiglio doveva rispondere ad una forza politica che gli pone delle domande e non l'ha fatto: ha invece fatto la figura di un giullare in difficoltà. Mi ha fatto anche un po' pena". E' la replica del deputato M5s Alessandro Di Battista commentando la risposta di Matteo Renzi al M5s. "Renzi doveva ammettere che il Pd ha preso i soldi da Buzzi, che il Pd fa favori ai banchieri e ai petrolieri ma a domanda secca non risponde. Ormai - conclude - è anche prevedibile". "Una legge sulle fondazioni? Il Parlamento lavora su tutte le leggi e noi ogni volta che c'è un provvedimento lavoriamo: intanto però aspettiamo di sapere come il Pd abbia speso centinaia di milioni che si è intascato con la truffa dei rimborsi elettorali. Questo premier è torbido, non c'è trasparenza nel suo partito, conosciamo soltanto pochi dei finanziatori e tra questi c'è Buzzi: il resto è solo campagna elettorale, su cui, tra l'altro, Renzi è in difficoltà".
"Possiamo fare le leggi anticorruzione e quelle sulle fondazioni ma oggi il Presidente del Consiglio aveva il dovere di rispondere alle domande che gli fa un gruppo parlamentare. E il Presidente non ha risposto perché è in difficoltà, così com'è in difficoltà sul piano elettorale" ha aggiunto il componente del direttorio M5s commentando la proposta di Renzi di scrivere con il M5s una legge sulle fondazioni bancarie.