BARI - “Il Dirigente scolastico di San Pietro Vernotico accetti di ritrasferire i 59 bambini spostati dall’Istituto De Simone al ‘Valesium’ di Torchiarolo e il Provveditore faccia il suo lavoro mettendo a disposizione l'organico che presumibilmente non andrà oltre i due insegnanti.” così il vicepresidente della Commissione Cultura il consigliere M5S Gianluca Bozzetti in merito alla questione ancora irrisolta di docenti e bambini della Scuola dell’Infanzia Gianni Rodari di San Pietro Vernotico, trasferiti da un plesso all’altro come fossero dei pacchi postali in seguito al piano di dimensionamento scolastico attuato con la delibera regionale del 20/01/2016, attraverso il quale il plesso "Rodari", originariamente appartenente al Comprensivo "R. De Simone" di San Pietro Vernotico, è stato accorpato al Comprensivo "Valesium" di Torchiarolo.
“Un piano di dimensionamento scolastico lacunoso e l’assenza delle istituzioni hanno portato ad una violazione dei diritti di oltre 50 famiglie con i rispettivi figli. Questo accade quando si segue esclusivamente la logica della razionalizzazione in un piano di dimensionamento che invece dovrebbe essere il risultato di un’azione sinergica tra istituzioni scolastiche e territorio, con un unico obiettivo: quello di garantire una scuola ed un’istruzione di qualità”.
Bozzetti ricorda come già a fine febbraio le famiglie interessate, ritenendosi lese dalle decisioni di tale piano, avevano presentato un'istanza in cui chiedevano al proprio Dirigente Scolastico di assicurare la frequenza dei rispettivi figli presso l’Istituto Comprensivo (R. De Simone) in cui originariamente avevano effettuato l'iscrizione. “Ma mentre la Dirigente sembrava volesse prendere solo del tempo - prosegue Bozzetti - persino il Ministero dell’istruzione aveva palesato diversi dubbi in merito e lo stesso Assessore regionale all'Istruzione Sebastiano Leo, chiamato ad intervenire dal sottoscritto e dai genitori, ha più volte manifestato il suo stupore sulla discutibile condotta del Dirigente di San Pietro Vernotico che appariva inusualmente dilatoria rispetto a legittime ed ordinarie esigenze dei genitori dei piccoli alunni. Assistiamo ormai da 3 mesi a rimpalli di responsabilità che sembrano utili solo a congelare una situazione surreale. Ciò che i genitori si aspettano, e che io sento di ringraziare perché continuano a lottare decidendo di ricorrere al TAR, è di poter scegliere il percorso formativo più idoneo per i propri figli. Io, in qualità di consigliere regionale del movimento 5 stelle, chiederò alle autorità competenti di verificare se ci siano state delle lacune nell'esercizio delle loro funzioni da parte di tutti gli organi interessati alla vicenda. I diritti, soprattutto quando parliamo dei bambini - conclude - non possono essere strumentalizzati politicamente, vanno rispettati e basta”.
“Un piano di dimensionamento scolastico lacunoso e l’assenza delle istituzioni hanno portato ad una violazione dei diritti di oltre 50 famiglie con i rispettivi figli. Questo accade quando si segue esclusivamente la logica della razionalizzazione in un piano di dimensionamento che invece dovrebbe essere il risultato di un’azione sinergica tra istituzioni scolastiche e territorio, con un unico obiettivo: quello di garantire una scuola ed un’istruzione di qualità”.
Bozzetti ricorda come già a fine febbraio le famiglie interessate, ritenendosi lese dalle decisioni di tale piano, avevano presentato un'istanza in cui chiedevano al proprio Dirigente Scolastico di assicurare la frequenza dei rispettivi figli presso l’Istituto Comprensivo (R. De Simone) in cui originariamente avevano effettuato l'iscrizione. “Ma mentre la Dirigente sembrava volesse prendere solo del tempo - prosegue Bozzetti - persino il Ministero dell’istruzione aveva palesato diversi dubbi in merito e lo stesso Assessore regionale all'Istruzione Sebastiano Leo, chiamato ad intervenire dal sottoscritto e dai genitori, ha più volte manifestato il suo stupore sulla discutibile condotta del Dirigente di San Pietro Vernotico che appariva inusualmente dilatoria rispetto a legittime ed ordinarie esigenze dei genitori dei piccoli alunni. Assistiamo ormai da 3 mesi a rimpalli di responsabilità che sembrano utili solo a congelare una situazione surreale. Ciò che i genitori si aspettano, e che io sento di ringraziare perché continuano a lottare decidendo di ricorrere al TAR, è di poter scegliere il percorso formativo più idoneo per i propri figli. Io, in qualità di consigliere regionale del movimento 5 stelle, chiederò alle autorità competenti di verificare se ci siano state delle lacune nell'esercizio delle loro funzioni da parte di tutti gli organi interessati alla vicenda. I diritti, soprattutto quando parliamo dei bambini - conclude - non possono essere strumentalizzati politicamente, vanno rispettati e basta”.