Sanità, M5S: “Profitti da intramoenia siano realmente destinati all'abbattimento delle liste d'attesa”

BARI - Dopo aver presentato una mozione per chiedere ad Emiliano di ridiscutere la figura del libero professionista all’interno delle strutture ospedaliere pubbliche, i Consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Marco Galante e Mario Conca hanno richiesto alle ASL pugliesi e alle aziende ospedaliero universitarie, i conti economici inerenti l’attività intramuraria degli ultimi tre anni per verificarne la consistenza e soprattutto l’effettiva destinazione di una quota parte alla riduzione delle liste d’attesa e ad attività di prevenzione.

“Le singole tariffe concernenti la libera professione intramuraria vengono stabilite dai Direttori Generali - dichiarano i consiglieri regionali Conca e Galante - tuttavia ogni azienda trattiene, in media, meno di un quarto di quanto pagato per la singola prestazione. Inoltre, secondo l’articolo 2 della Legge 189 del 2012, una quota del 5% del compenso del libero professionista dovrebbe essere vincolata ad interventi di prevenzione ovvero volti alla riduzione delle liste d'attesa, uno dei problemi principali riscontrati dagli utenti pugliesi - concludono i pentastellati - crediamo che esercitare un controllo su ALPI e ALPA, contribuirebbe ad arginare contraddizioni ben note”.