TARANTO - Si è svolta nell’isola amministrativa di Taranto, sulla spiaggia nota alla maggior parte dei tarantini come “Jamaica” l’iniziativa di pulizia della spiaggia dai rifiuti abbandonati organizzata da LegambienteTaranto in concomitanza con la campagna nazionale “Spiagge e Fondali puliti”
Da anni Legambiente denuncia i problemi legati ai rifiuti dispersi nell'ecosistema marino e costiero. E svolge una indagine che permette di avere dati su quantità e tipologie dei rifiuti presenti sui litorali nel bacino del Mediterraneo. Una attività inquadrata nell'ambito della Direttiva Europea Marine Strategy che prevede, tra le altre cose, di stimare l'entità del problema dato dai rifiuti marini e approntare azioni mirate a ridurli.
I volontari dell’associazione, armati di guanti e rastrelli, hanno setacciato la spiaggia di Jamaica alla caccia soprattutto di rifiuti plastici, che una volta arrivati in mare troppo spesso vengono scambiati per cibo e ingeriti da mammiferi marini, tartarughe e uccelli, con ripercussioni gravi e spesso mortali, oltre che dei purtoppo consueti mozziconi di sigarette e pezzi di vetro. E alla fine la spiaggia è stata pulita!
Bottiglie di vetro, di plastica, lattine, buste, tappi, coperchi, bicchieri, stoviglie, contenitori, cotton fioc, filo e ami da pesca, mozziconi di sigaretta: la lista delle schifezze abbandonate che possono rovinarci il gusto di andare al mare è lunghissima.
Combattere l’indifferenza e l’incuria, con la forza di un gesto concreto, prenderci cura delle nostre spiagge e liberarle dai rifiuti con una azione volontaria di pulizia: questo il senso dell’iniziativa che torna a chiedere, anche nella nostra realtà, maggiore rispetto e tutela per il mare, incredibile serbatoio di biodiversità e bellezza, fonte di vita e ricchezza.
Abbiamo scelto l’isola amministrativa , per "parlare" a tutti i cittadini di Taranto, sensibilizzarli a comportamenti civili ed ecosostenibili verso le spiagge, il mare, l'ambiente: Avere spiagge e mare liberi dai rifiuti è un diritto! E tutelarli è un dovere e un bene per ognuno di noi.
Da anni Legambiente denuncia i problemi legati ai rifiuti dispersi nell'ecosistema marino e costiero. E svolge una indagine che permette di avere dati su quantità e tipologie dei rifiuti presenti sui litorali nel bacino del Mediterraneo. Una attività inquadrata nell'ambito della Direttiva Europea Marine Strategy che prevede, tra le altre cose, di stimare l'entità del problema dato dai rifiuti marini e approntare azioni mirate a ridurli.
I volontari dell’associazione, armati di guanti e rastrelli, hanno setacciato la spiaggia di Jamaica alla caccia soprattutto di rifiuti plastici, che una volta arrivati in mare troppo spesso vengono scambiati per cibo e ingeriti da mammiferi marini, tartarughe e uccelli, con ripercussioni gravi e spesso mortali, oltre che dei purtoppo consueti mozziconi di sigarette e pezzi di vetro. E alla fine la spiaggia è stata pulita!
Bottiglie di vetro, di plastica, lattine, buste, tappi, coperchi, bicchieri, stoviglie, contenitori, cotton fioc, filo e ami da pesca, mozziconi di sigaretta: la lista delle schifezze abbandonate che possono rovinarci il gusto di andare al mare è lunghissima.
Combattere l’indifferenza e l’incuria, con la forza di un gesto concreto, prenderci cura delle nostre spiagge e liberarle dai rifiuti con una azione volontaria di pulizia: questo il senso dell’iniziativa che torna a chiedere, anche nella nostra realtà, maggiore rispetto e tutela per il mare, incredibile serbatoio di biodiversità e bellezza, fonte di vita e ricchezza.
Abbiamo scelto l’isola amministrativa , per "parlare" a tutti i cittadini di Taranto, sensibilizzarli a comportamenti civili ed ecosostenibili verso le spiagge, il mare, l'ambiente: Avere spiagge e mare liberi dai rifiuti è un diritto! E tutelarli è un dovere e un bene per ognuno di noi.