BARI - Ferrotramviaria cala il…tris, in attesa di puntare al poker. Sono infatti diventati tre i locomotori “Bombardier” in dotazione all’azienda: è stato consegnato il penultimo dei quattro previsti in servizio entro il 2017. Nel 2012 l’Azienda ha investito nell’acquisto di locomotori da dedicare al trasporto merci nazionale, due sono entrati in esercizio nel giugno 2013; uno si è appena aggiunto e il quarto arriverà ad inizio 2017.
Non solo passeggeri, dunque. Anche se il core business di Ferrotramviaria punta soprattutto sul trasporto delle persone, l’Azienda ha infatti già da tempo deciso di diversificare il suo impegno ritagliandosi uno spazio importante e in continua crescita nel cargo.
Al momento Ferrotramviaria opera una serie di servizi tra Bari e Melzo, trasportando sui suoi treni i containers dei più grandi operatori logistici d’Europa. E che anche questo settore sia oggetto di grande attenzione da parte dei vertici della Società è dimostrato dai fatti: dal 2012 ha investito complessivamente circa 15 milioni di euro per l’acquisto di materiale rotabile.
Il locomotore “Bombardier”, inoltre, è considerato uno dei mezzi più affidabili: con una velocità massima di esercizio pari a 140 km orari, e una discreta potenza comandata da motori asincroni trifase, è una delle macchine più in uso nel settore del cargo.
Insomma, l’idea è quella di puntare sempre più e con maggiore incisività sul settore cargo: “Dall’inizio di aprile effettuiamo cinque circolazioni settimanali – dice il Direttore generale Trasporto di Ferrotramviaria, ing. Massimo Nitti – invece delle tre che facevamo prima. Il che è in qualche modo la dimostrazione che abbiamo fatto bene a lavorare su questo settore e che i margini per sviluppare ulteriormente le nostre potenzialità sono molto ampi”.
Del resto, l’esperienza della Ferrotramviaria nel trasporto merci su ferrovia è iniziata nel 2000, quando è stata tra i soci fondatori della Rail Traction Company (RTC). Questa nel corso degli anni è divenuta uno dei maggiori operatori cargo tra l’Italia e il nord Europa, specialmente sulla direttrice del passo del Brennero.
Dal dicembre del 2007 Ferrotramviaria ha deciso di entrare direttamente sul mercato ottenendo il Certificato di Sicurezza, condizione essenziale per operare qualsiasi servizio sull’infrastruttura ferroviaria nazionale. Ad oggi può operare sulla direttrice adriatica tra Milano e Lecce, sulla linea convenzionale tra Bologna e Napoli e sui principali collegamenti tra le due.
Insomma, Ferrotramviaria è decisamente un’azienda “in progress”, che ha saputo adeguarsi ai tempi, puntando decisamente sull’efficienza e sul futuro, mettendo al centro delle sue scelte la clientela. “Il nostro obiettivo è di presidiare tutti i settori del comparto – spiega il Presidente Gloria Pasquini – perché riteniamo sia importante essere presenti dove c’è mercato. L’idea che intendiamo dare è quella di un operatore in grado di presenziare con affidabilità e competenza il libero mercato. Per questo uno dei nostri prossimi traguardi nel settore cargo è certamente quello di aumentare le destinazioni servite”.
Non solo passeggeri, dunque. Anche se il core business di Ferrotramviaria punta soprattutto sul trasporto delle persone, l’Azienda ha infatti già da tempo deciso di diversificare il suo impegno ritagliandosi uno spazio importante e in continua crescita nel cargo.
Al momento Ferrotramviaria opera una serie di servizi tra Bari e Melzo, trasportando sui suoi treni i containers dei più grandi operatori logistici d’Europa. E che anche questo settore sia oggetto di grande attenzione da parte dei vertici della Società è dimostrato dai fatti: dal 2012 ha investito complessivamente circa 15 milioni di euro per l’acquisto di materiale rotabile.
Il locomotore “Bombardier”, inoltre, è considerato uno dei mezzi più affidabili: con una velocità massima di esercizio pari a 140 km orari, e una discreta potenza comandata da motori asincroni trifase, è una delle macchine più in uso nel settore del cargo.
Insomma, l’idea è quella di puntare sempre più e con maggiore incisività sul settore cargo: “Dall’inizio di aprile effettuiamo cinque circolazioni settimanali – dice il Direttore generale Trasporto di Ferrotramviaria, ing. Massimo Nitti – invece delle tre che facevamo prima. Il che è in qualche modo la dimostrazione che abbiamo fatto bene a lavorare su questo settore e che i margini per sviluppare ulteriormente le nostre potenzialità sono molto ampi”.
Del resto, l’esperienza della Ferrotramviaria nel trasporto merci su ferrovia è iniziata nel 2000, quando è stata tra i soci fondatori della Rail Traction Company (RTC). Questa nel corso degli anni è divenuta uno dei maggiori operatori cargo tra l’Italia e il nord Europa, specialmente sulla direttrice del passo del Brennero.
Dal dicembre del 2007 Ferrotramviaria ha deciso di entrare direttamente sul mercato ottenendo il Certificato di Sicurezza, condizione essenziale per operare qualsiasi servizio sull’infrastruttura ferroviaria nazionale. Ad oggi può operare sulla direttrice adriatica tra Milano e Lecce, sulla linea convenzionale tra Bologna e Napoli e sui principali collegamenti tra le due.
Insomma, Ferrotramviaria è decisamente un’azienda “in progress”, che ha saputo adeguarsi ai tempi, puntando decisamente sull’efficienza e sul futuro, mettendo al centro delle sue scelte la clientela. “Il nostro obiettivo è di presidiare tutti i settori del comparto – spiega il Presidente Gloria Pasquini – perché riteniamo sia importante essere presenti dove c’è mercato. L’idea che intendiamo dare è quella di un operatore in grado di presenziare con affidabilità e competenza il libero mercato. Per questo uno dei nostri prossimi traguardi nel settore cargo è certamente quello di aumentare le destinazioni servite”.