Albertazzi: "Il mio incontro col Maestro"

di PIERO BORRELLO — LECCE. Ho avuto l’onore di incontrare il Maestro Giorgio Albertazzi il 4 gennaio 2014 al termine del suo spettacolo “Miti ed eroi” al Teatro “Il Ducale” di Cavallino (Lecce). In quell’occasione registrai integralmente lo spettacolo con la mia telecamera.
 
Aveva già novant’anni e da tempo ci tenevo ad incontrarlo perché, oltre a stimarlo come attore e come persona, avevo saputo da mia madre che era stato amico di mio padre ai tempi in cui, tra la fine degli anni ’40 e gli inizi degli anni ’50, entrambi erano studenti all’Università degli studi di Firenze.
 
Parlando in quei pochi minuti con il Maestro ebbi modo di chiedergli di mio padre Francesco e rimasi sorpreso di come a distanza di oltre sessant’anni si ricordasse ancora di lui; venni a sapere, inoltre, che, oltre ad essere stati amici ed aver studiato nella stessa Università, avevano anche frequentato la stessa Facoltà di Architettura laureandosi entrambi nel 1952.
 
Approfittai dell’incontro nel suo camerino, al termine dello spettacolo, per consegnargli il mio libro “Memorie di guerra” di Francesco Borrello in cui ho raccolto e riordinato il diario, le lettere, le foto e altra documentazione utile del periodo che papà trascorse in armi durante la seconda guerra mondiale.
 
Il Maestro ne fu contento e mi disse: “Questo libro lo leggerò sicuramente”. Sapevo che l’avrebbe gradito perché, oltre ad essere la testimonianza di guerra di un suo caro amico e collega di Università, anche lui era interessato all’argomento essendo stato un combattente durante la seconda guerra mondiale.

Parlammo ancora un po’ ma la gente fuori dal camerino spingeva per entrare per incontrarlo, così ci fu solo il tempo di una foto ricordo, prima di salutarci, e un’altra foto ricordo tra lui con ancora in mano il libro appena donato e la mia amica Maria De Filippi che in quell’occasione mi accompagnava.

Nello spettacolo il Maestro, oltre a ripercorrere la sua visione di “Miti ed eroi” del nostro tempo, ha improvvisato in modo confidenziale con il pubblico raccontando anche aneddoti privati su sua nonna Leonilde, sulla sua professoressa di Latino, Cinita, e altri e confrontando in modo divertente usi e consumi di presente e passato, riuscendo a creare un’atmosfera famigliare, come un nonno che, con il suo bagaglio di esperienze e cultura, racconta ai suoi nipoti che ascoltano interessati e divertiti.
 
Una sensazione nuova e piacevole che mi è rimasta dentro e che mai prima di allora avevo vissuto, di cui devo dire per sempre “Grazie” a Giorgio Albertazzi. Il mio ricordo indelebile dell’incontro con il Maestro si accompagna alla tristezza per la sua morte avvenuta il 28 maggio, proprio nel giorno del mio compleanno. 

2 Commenti

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  2. https://www.facebook.com/MemorieDiGuerra https://www.youtube.com/watch?v=0UC9EI9sO-w

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