di LUIGI LAGUARAGNELLA — Scrivere e pubblicare un libro permette di entrare in una dimensione particolare, in un circuito in cui si intraprendono relazioni ed esperienze che permettono all’autore di esprimere motivi, motivazioni ed emozioni dinanzi ad un pubblico di diverso genere. E’ un po’ quello che è accaduto e accade a Caterina Bottalico, autrice di “Tutti possiamo volteggiare”, un libro che incrocia emozioni e passioni, le conoscenze ottenute con i suoi studi alla voglia di applicarle e comunicarle alla vita. E’ anche grazie alla scrittura che Caterina conduce la sua missione di comunicare il semplice, ma mai scontato messaggio di credere alla vita e ai propri sogni. Il principio di rendere le proprie debolezze un punto di forza è per lei un vero e proprio stimolo: non è per niente ferma alle difficoltà di una sedia a rotelle, anzi il suo impegno con Telethon e soprattutto in giro per Bari, in radio la rende protagonista prima di tutto della sua vita.
Così l’autrice, dopo aver presentato il suo libro all’interno di un incontro all’Università di Bari dal titolo “La vita o si vive o si scrive”, organizzato dagli Studenti Indipendenti esprime tutta la sua soddisfazione: “Presentare il mio libro nella facoltà di Lettere e Filosofia di lettere, per me è stata una grande emozione e un traguardo. Presentare davanti a tutti quei professori e ragazzi la mia piccola opera mi ha reso felice. Ho cercato di lanciare un messaggio per far conoscere il mio mondo, i miei luoghi della mia fantasia della mia filosofia e della libertà del mio modo di fotografare il mondo, cercando di spiegare il mio attaccamento alla vita, il mio amore per il mondo, per la natura, per gli animali Con questo libro ho cercato di far diventare ciò che può apparire negativo positivo”.
E Caterina ha potuto comunicarlo a tanti suoi coetanei e ad un pubblico accademico. Tutti possiamo volteggiare è, a suo modo, un piccolo incrocio di psicologia, arte e filosofia, ma viste dal punto di una giovane ragazza che costantemente, credendo ai suoi talenti, non bada alle barriere e al limite che la vita spesso pone davanti.
Adesso “Tutti possiamo volteggiare” è in attesa di essere presentato a Manfedonia, nella città natale di Caterina Bottalico.
Così l’autrice, dopo aver presentato il suo libro all’interno di un incontro all’Università di Bari dal titolo “La vita o si vive o si scrive”, organizzato dagli Studenti Indipendenti esprime tutta la sua soddisfazione: “Presentare il mio libro nella facoltà di Lettere e Filosofia di lettere, per me è stata una grande emozione e un traguardo. Presentare davanti a tutti quei professori e ragazzi la mia piccola opera mi ha reso felice. Ho cercato di lanciare un messaggio per far conoscere il mio mondo, i miei luoghi della mia fantasia della mia filosofia e della libertà del mio modo di fotografare il mondo, cercando di spiegare il mio attaccamento alla vita, il mio amore per il mondo, per la natura, per gli animali Con questo libro ho cercato di far diventare ciò che può apparire negativo positivo”.
E Caterina ha potuto comunicarlo a tanti suoi coetanei e ad un pubblico accademico. Tutti possiamo volteggiare è, a suo modo, un piccolo incrocio di psicologia, arte e filosofia, ma viste dal punto di una giovane ragazza che costantemente, credendo ai suoi talenti, non bada alle barriere e al limite che la vita spesso pone davanti.
Adesso “Tutti possiamo volteggiare” è in attesa di essere presentato a Manfedonia, nella città natale di Caterina Bottalico.