Estate 2016, Comune e Prefettura fanno sistema
di NICOLA ZUCCARO — L'arrivo della stagione estiva ha imposto già da quest'oggi, lo studio e l'adozione di importanti misure di sicurezza per garantire ordine e serenità ai numerosi bagnanti baresi che popoleranno, nelle prossime settimane, il litorale del capoluogo pugliese, da parte del Comune di Bari e della locale Prefettura.
Questa mattina il sindaco di Bari Antonio Decaro ha partecipato al Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica durante il quale si è discusso di due principali argomenti:
controlli per la sicurezza del mare e sulle spiagge: in questi giorni, con una maggiore concentrazione nei weekend, partiranno i controlli della Capitaneria di porto, coadiuvata dalla Polizia municipale, su tutta la costa cittadina, sia in mare sia sulle spiagge. Una particolare attenzione è stata richiesta per quanto riguarda le attività in mare al fine di impedire alle imbarcazioni e a chi utilizza acquascooter di infrangere le regole di balneazione e, quindi, si avvicina alla costa oltre il limite consentito. Saranno garantiti soltanto gli accessi al mare adeguatamente segnalati e sorvegliati.
controlli sullo sfruttamento della prostituzione: come aveva richiesto il sindaco di Bari, il Comitato ha espresso la volontà di convocare il tavolo antitratta con tutte le associazioni impegnate sul fronte già nei prossimi giorni, al fine di intensificare le attività di sostegno all’emersione del fenomeno dello sfruttamento della prostituzione che devono veder coinvolte istituzioni, associazioni e Forze dell’Ordine. Già in questi giorni sono partiti i primi controlli interforze su tutto il territorio cittadino, con una maggiore attenzione nelle zone di San Giorgio e Stanic. Si tratta di controlli bisettimanali che hanno l’obiettivo di contrastare lo sfruttamento della prostituzione innescando un percorso di emersione del fenomeno. Il sindaco ha inoltre chiesto che, come indicato dal protocollo siglato lo scorso anno dalla Prefettura con le associazioni antitratta e con il Comune di Bari, i controlli delle Forze dell’Ordine siano sempre accompagnati dagli operatori delle associazioni antitratta che, in questo modo, avrebbero l’occasione di interloquire con le vittime di sfruttamento in maniera riservata e soprattutto lontano dalla strada, garantendo a chi è costretto a prostituirsi un modo sicuro per denunciare.
Questa mattina il sindaco di Bari Antonio Decaro ha partecipato al Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica durante il quale si è discusso di due principali argomenti:
controlli per la sicurezza del mare e sulle spiagge: in questi giorni, con una maggiore concentrazione nei weekend, partiranno i controlli della Capitaneria di porto, coadiuvata dalla Polizia municipale, su tutta la costa cittadina, sia in mare sia sulle spiagge. Una particolare attenzione è stata richiesta per quanto riguarda le attività in mare al fine di impedire alle imbarcazioni e a chi utilizza acquascooter di infrangere le regole di balneazione e, quindi, si avvicina alla costa oltre il limite consentito. Saranno garantiti soltanto gli accessi al mare adeguatamente segnalati e sorvegliati.
controlli sullo sfruttamento della prostituzione: come aveva richiesto il sindaco di Bari, il Comitato ha espresso la volontà di convocare il tavolo antitratta con tutte le associazioni impegnate sul fronte già nei prossimi giorni, al fine di intensificare le attività di sostegno all’emersione del fenomeno dello sfruttamento della prostituzione che devono veder coinvolte istituzioni, associazioni e Forze dell’Ordine. Già in questi giorni sono partiti i primi controlli interforze su tutto il territorio cittadino, con una maggiore attenzione nelle zone di San Giorgio e Stanic. Si tratta di controlli bisettimanali che hanno l’obiettivo di contrastare lo sfruttamento della prostituzione innescando un percorso di emersione del fenomeno. Il sindaco ha inoltre chiesto che, come indicato dal protocollo siglato lo scorso anno dalla Prefettura con le associazioni antitratta e con il Comune di Bari, i controlli delle Forze dell’Ordine siano sempre accompagnati dagli operatori delle associazioni antitratta che, in questo modo, avrebbero l’occasione di interloquire con le vittime di sfruttamento in maniera riservata e soprattutto lontano dalla strada, garantendo a chi è costretto a prostituirsi un modo sicuro per denunciare.