Giochi oltre frontiera, il Cus Bari premia Annalisa Gadaleta
BARI - E’ stata l’ Albania squadra composta dagli studenti delle scuole Don Bosco e Melo da Bari ad aggiudicarsi il 1° Trofeo dei “Giochi Oltre Frontiera” che si è concluso nella tarda serata di ieri all’interno del CUS Bari. 8 le squadre partecipanti che hanno rappresentato vari paesi, tra cui l’Italia, Sierra Leone, il Perù, il Belgio.
L’evento del CUS Bari dedicato a tutta la Famiglia ha coinvolto centinaia di ragazzi gli Istituti Comprensivi della Città di Bari e in generale bambini e ragazzi dai 3 ai 14 anni, in un Torneo sorprendente. Le squadre si sono misurate in diverse prove ispirate ai giochi della tradizione in una cornice medioevale tra manches di terra e d'acqua. Dal tiro alla fune e con l'arco, alla corsa con i sacchi e staffetta di Guglielmo Tell" e poi sfide nella piscina scoperta.
Il tema di questa prima edizione è stato #RICONOSCERSI: l'ashtag vuole richiamare tutti a valorizzare le singole identità nel riconoscimento reciproco, valorizzando le differenze; e anche con questo scopo nel corso della cerimonia di premiazione, come anticipato nei giorni scorsi Il Presidente del CUS Bari Giuseppe Seccia e l’Assessore del Comune di Bari, Paola Romano hanno premiato Annalisa Gadaleta, Assessora alla Pubblica Istruzione del Comune di Molenbeek, un distretto di Bruxelles dove ogni giorno cittadine e di cittadini di ogni etnia vivono insieme condividendo la propria quotidianità. Presente alla cerimonia anche il Vice Presidente del Cus Bari Renato La Forgia e l’intero Consiglio.
Il Premio "Comunità Accoglienti" è un riconoscimento della città di Bari a Comunità che in Europa si sono distinte per azioni orientate all'integrazione.
“Abbiamo accolto con entusiasmo la proposta del CUS Bari – ha dichiarato l'Assessora Paola Romano - perché già da tempo il nostro Assessorato promuove la pratica sportiva presso gli Istituti comprensivi cittadini con progetti ad hoc che vedono il CUS come partner importante insieme anche ad altre associazioni e centri cittadini. In particolare questa prima edizione di Giochi Oltre Frontiera ci emoziona anche per l'istituzione del Premio "Comunità accoglienti" che l'amministrazione ha appoggiato con convinzione per lo spirito che anima tutte e tutti noi nel promuovere comunità e cittadinanza.
“Il Centro Universitario Sportivo CUS Bari – ha spiegato il Presidente Seccia” ormai da alcuni anni dedica un appuntamento speciale aperto alla città, pensato soprattutto per i più piccoli e per le loro famiglie, in particolare, ad inaugurazione dell'Estate 2016, per rafforzare il nostro messaggio di centro di promozione dell'attività sportiva e di diffusione dei valori dello Sport come pratica di scambio, socializzazione, rispetto delle differenze. Abbiamo quindi pensato ad un'iniziativa che non fosse solo un appuntamento per il tempo libero ma un vero e proprio EVENTO CULTURALE che, ponendo al centro i cittadini più giovani, richiamasse tutti noi ai valori dell'Accoglienza e del riconoscimento reciproco di ciascuna identità valorizzando differenze etniche, religiose, culturali che caratterizzano la nostra comunità cittadina. Come farlo al meglio? Recuperando i giochi della tradizione, dando a questi una vera e propria "dignità sportiva" approfondendone le origini che ancor oggi appassionano, senza distinzione alcuna, i bambini e le bambine di tanti diversi paesi del mondo. Abbiamo scelto di coinvolgere i piccoli studenti del secondo ciclo della scuola primaria e ragazze e ragazzi delle Scuole secondarie di primo grado della città di Bari con il desiderio di rendere le Scuole protagoniste di questo percorso, con lo scopo anche di farne un progetto stabile che possa negli anni arricchirsi di stimoli e di contributi”.
L’evento del CUS Bari dedicato a tutta la Famiglia ha coinvolto centinaia di ragazzi gli Istituti Comprensivi della Città di Bari e in generale bambini e ragazzi dai 3 ai 14 anni, in un Torneo sorprendente. Le squadre si sono misurate in diverse prove ispirate ai giochi della tradizione in una cornice medioevale tra manches di terra e d'acqua. Dal tiro alla fune e con l'arco, alla corsa con i sacchi e staffetta di Guglielmo Tell" e poi sfide nella piscina scoperta.
Il tema di questa prima edizione è stato #RICONOSCERSI: l'ashtag vuole richiamare tutti a valorizzare le singole identità nel riconoscimento reciproco, valorizzando le differenze; e anche con questo scopo nel corso della cerimonia di premiazione, come anticipato nei giorni scorsi Il Presidente del CUS Bari Giuseppe Seccia e l’Assessore del Comune di Bari, Paola Romano hanno premiato Annalisa Gadaleta, Assessora alla Pubblica Istruzione del Comune di Molenbeek, un distretto di Bruxelles dove ogni giorno cittadine e di cittadini di ogni etnia vivono insieme condividendo la propria quotidianità. Presente alla cerimonia anche il Vice Presidente del Cus Bari Renato La Forgia e l’intero Consiglio.
Il Premio "Comunità Accoglienti" è un riconoscimento della città di Bari a Comunità che in Europa si sono distinte per azioni orientate all'integrazione.
“Abbiamo accolto con entusiasmo la proposta del CUS Bari – ha dichiarato l'Assessora Paola Romano - perché già da tempo il nostro Assessorato promuove la pratica sportiva presso gli Istituti comprensivi cittadini con progetti ad hoc che vedono il CUS come partner importante insieme anche ad altre associazioni e centri cittadini. In particolare questa prima edizione di Giochi Oltre Frontiera ci emoziona anche per l'istituzione del Premio "Comunità accoglienti" che l'amministrazione ha appoggiato con convinzione per lo spirito che anima tutte e tutti noi nel promuovere comunità e cittadinanza.
“Il Centro Universitario Sportivo CUS Bari – ha spiegato il Presidente Seccia” ormai da alcuni anni dedica un appuntamento speciale aperto alla città, pensato soprattutto per i più piccoli e per le loro famiglie, in particolare, ad inaugurazione dell'Estate 2016, per rafforzare il nostro messaggio di centro di promozione dell'attività sportiva e di diffusione dei valori dello Sport come pratica di scambio, socializzazione, rispetto delle differenze. Abbiamo quindi pensato ad un'iniziativa che non fosse solo un appuntamento per il tempo libero ma un vero e proprio EVENTO CULTURALE che, ponendo al centro i cittadini più giovani, richiamasse tutti noi ai valori dell'Accoglienza e del riconoscimento reciproco di ciascuna identità valorizzando differenze etniche, religiose, culturali che caratterizzano la nostra comunità cittadina. Come farlo al meglio? Recuperando i giochi della tradizione, dando a questi una vera e propria "dignità sportiva" approfondendone le origini che ancor oggi appassionano, senza distinzione alcuna, i bambini e le bambine di tanti diversi paesi del mondo. Abbiamo scelto di coinvolgere i piccoli studenti del secondo ciclo della scuola primaria e ragazze e ragazzi delle Scuole secondarie di primo grado della città di Bari con il desiderio di rendere le Scuole protagoniste di questo percorso, con lo scopo anche di farne un progetto stabile che possa negli anni arricchirsi di stimoli e di contributi”.