di LUIGI LAGUARAGNELLA — Dai social network alla realizzazione di un vero e proprio comitato cittadino: “Salviamo via Sparano” ha avviato da questa mattina le azioni e la raccolta firme per bloccare il progetto di restyling della strada più popolare di Bari.
A seguito dell’approvazione da parte dell’amministrazione comunale del progetto dell’architetto di Guendalina Salimei, tra i cittadini si sono accese discussioni sull’effettiva qualità estetica e funzionale della strada e soprattutto sull’esigenza o meno di eliminare le palme (argomento che ha riempito le pagine dei giornali). Ma ad essere messa in discussione è l’intera idea progettuale con l’installazione delle nuove panchine che non offrirebbero la necessaria sicurezza.
Il comitato Salviamo via Sparano è pronto alla raccolta di firme (ne servirebbero immediatamente duemila) per provare ad evitare che i lavori previsti ad ottobre non abbiano inizio. L’obiettivo sarebbe quello di giungere al referendum popolare in cui siano i cittadini a decidere se approvare o meno il progetto.
Il comitato specifica che è pronto ad accogliere ogni tipo di richiesta e parere dei cittadini e non intende contrapporre con un’altra idea progettuale, ma vuole sottolineare l’inadeguatezza di quello che rischia di essere via Sparano. Nei vari interventi si è parlato dell’importanza di mantenere il verde sulla via doc del commercio barese mantenendo una linea idonea con altre strade cittadine arricchite da alberi; inoltre si è evidenziato come attualmente le palme riparino dal calore dell’estate, mentre nel progetto che costerebbe oltre 4 milioni di euro pare non si sia pensato al clima; altro elemento bocciato dal comitato è la posizione rischiosa, troppo vicina al traffico di auto, delle panchine di dubbia qualità estetica. E infine si è accennato a questioni urbanistiche più dettagliate come l’effetto cannocchiale.
Insomma, sono molti i punti che contestano i cittadini e il comitato che esorta a firmare la petizione in via Dante 164.
A seguito dell’approvazione da parte dell’amministrazione comunale del progetto dell’architetto di Guendalina Salimei, tra i cittadini si sono accese discussioni sull’effettiva qualità estetica e funzionale della strada e soprattutto sull’esigenza o meno di eliminare le palme (argomento che ha riempito le pagine dei giornali). Ma ad essere messa in discussione è l’intera idea progettuale con l’installazione delle nuove panchine che non offrirebbero la necessaria sicurezza.
Il comitato Salviamo via Sparano è pronto alla raccolta di firme (ne servirebbero immediatamente duemila) per provare ad evitare che i lavori previsti ad ottobre non abbiano inizio. L’obiettivo sarebbe quello di giungere al referendum popolare in cui siano i cittadini a decidere se approvare o meno il progetto.
Il comitato specifica che è pronto ad accogliere ogni tipo di richiesta e parere dei cittadini e non intende contrapporre con un’altra idea progettuale, ma vuole sottolineare l’inadeguatezza di quello che rischia di essere via Sparano. Nei vari interventi si è parlato dell’importanza di mantenere il verde sulla via doc del commercio barese mantenendo una linea idonea con altre strade cittadine arricchite da alberi; inoltre si è evidenziato come attualmente le palme riparino dal calore dell’estate, mentre nel progetto che costerebbe oltre 4 milioni di euro pare non si sia pensato al clima; altro elemento bocciato dal comitato è la posizione rischiosa, troppo vicina al traffico di auto, delle panchine di dubbia qualità estetica. E infine si è accennato a questioni urbanistiche più dettagliate come l’effetto cannocchiale.
Insomma, sono molti i punti che contestano i cittadini e il comitato che esorta a firmare la petizione in via Dante 164.
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