VARESE - Scompare l'europarlamentare della Lega Nord Gianluca Buonanno, 50 anni, morto nel pomeriggio in un incidente stradale lungo la Pedemontana a Gorla Maggiore, in provincia di Varese. Buonanno che è sindaco di Borgosesia (Novara) era a bordo di una vettura che si è scontrata con un altro mezzo. Nell'autovettura c'era anche la moglie, che secondo quanto emerso, è ricoverata in ospedale.
Secondo le prime ricostruzioni, attorno alle 17 l'auto con a bordo Buonanno e un'altra persona avrebbe tamponato una seconda vettura con tre persone a bordo che era ferma a causa di un guasto sul tratto all'altezza del Comune di Gorla Maggiore, in direzione Varese. Il politico è morto a causa delle ferite riportate nell'impatto, mentre le altre persone sono rimaste ferite. Oltre ai soccorritori del 118, sono intervenute due squadre di vigili del fuoco e gli agenti della Polstrada, che stanno eseguendo i rilievi.
Salvini: "Mancherai, non molleremo anche per te" - "Non ho parole, in un incidente ci ha lasciato Gianluca Buonanno. Una preghiera. Buon viaggio a una persona leale, coraggiosa, concreta, onesta, generosa, sempre fra la sua gente da Sindaco e parlamentare. Un pensiero ai suoi famigliari e alla gente della sua valle. Un impegno: non molleremo mai, anche per Te. Ciao Gianluca, mancherai." Così il segretario della Lega Nord Matteo Salvini sulla morte del l'europarlamentare Gianluca Buonanno.
Secondo le prime ricostruzioni, attorno alle 17 l'auto con a bordo Buonanno e un'altra persona avrebbe tamponato una seconda vettura con tre persone a bordo che era ferma a causa di un guasto sul tratto all'altezza del Comune di Gorla Maggiore, in direzione Varese. Il politico è morto a causa delle ferite riportate nell'impatto, mentre le altre persone sono rimaste ferite. Oltre ai soccorritori del 118, sono intervenute due squadre di vigili del fuoco e gli agenti della Polstrada, che stanno eseguendo i rilievi.
Deputato della Lega Nord dal 2008 al 2014, quando è stato eletto europarlamentare, Buonanno era uno degli esponenti più noti del Carroccio anche per le numerose provocazioni, a Montecitorio o in tv, in cui aveva innescato feroci polemiche.