La “festa al mercato” nell’ex Manifattura dei tabacchi è proprio questo spazio inaspettato: un luogo in cui poter mangiare i prodotti della nostra cucina, ascoltare musica e stare in compagnia.
Questa festa ideata da D_Bari, che ha progettato lo spazio per rendere il mercato orto frutticolo davvero vivibile, ha richiamato tanti cittadini che probabilmente non vedevano l’ora di godersi vicino casa un’esperienza, un sabato semplicemente piacevole. Nel quartiere, forse tra i più popolari di Bari, l’ex Manifattura, arredata con semplicità e genialità dai ragazzi del progetto, è proprio questo spazio che può essere un reale punto di attrazione. Ieri sera era una vera e propria festa con i dj set, la formula dell’acquisto di focacce, panini e panzerotti con i tappi di bottiglia, ma stare seduti attorno ad un tavolino rudimentale di legno sulle classiche casse tipiche del mercato rionale può e non dovrebbe essere un’occasione esclusiva, ma quotidiana. Ieri tra le sculture e la gigante scritta “Libertà” realizzata con quelle casse, incontrando gente, parlando con gli amici si osservavano gli ampi spazi dell’ex Manifattura immaginandosi quanto potrebbero attirare il territorio in persone e idee. C’è la dimensione popolare del Libertà che renderebbe tutto piacevole.
Si immagina che nel cortile dell’ex Manifattura, ieri addobbato a festa, i locali possano essere luogo di incontro di persone che quotidianamente si dirigono al mercato per la spesa quotidiana, di appuntamenti giornalieri tra amici, di progetti culturali che avrebbero spazio che darebbero quella spinta a valorizzare il territorio con la creatività giovanile. Questi elementi ieri sera c’erano tutti: si respirava l’aria serena di chi godeva di qualcosa di nuovo. Immaginare questo luogo la mattina aperto per il mercato, il pomeriggio per trascorrere del tempo libero e la sera per trascorrerlo con eventi di diverso genere si può.
La presenza del sindaco e degli assessori alla festa, forse, sono il segno che qualcosa nel quartiere Libertà sta cambiando sperando che il successo di ieri non sia insieme l’inizio e la fine di un progetto, ma l’apertura a nuove idee che nel quotidiano potrebbero rivelarsi possibilità per un quartiere grande e centrale.