Terrore negli Usa, 50 morti in sparatoria in club gay Orlando

ORLANDO - Un uomo armato, Omar Mateen, trentenne americano, di origine afghane, ha fatto irruzione nella discoteca Pulse, un locale gay a Orlando, in Florida, e ha cominciato a sparare all'impazzata. "Sono state colpite molte persone", tra i sette e venti feriti, ha dichiarato la polizia arrivata fuori dal locale. L'uomo si era barricato dentro al club con degli ostaggi. Le vittime, nel tragico bilancio finale, sono 50.

L'Fbi - afferma la Cnn citando fonti dell'agenzia federale - sta indagando su possibili legami tra la strage e il terrorismo islamico.

Secondo il padre, il movente della strage è l'odio contro i gay. "Il movente religioso non c'entra nulla, ha visto due gay che si baciavano a Miami un paio di mesi fa ed era molto arrabbiato", ha detto Mir Seddique. "Siamo scioccati come il resto dell'America", ha aggiunto.
E' la seconda volta che in questo fine settimana si accendono i riflettori su Orlando La cantante americana Christina Grimmie, 22 anni, star di YouTube ed ex concorrente del talent show The Voice- Usa, è stata uccisa da colpi d'arma da fuoco al termine di un concerto a Orlando, in Florida. Il killer si è ucciso subito dopo.



Qualche ora dopo la strage, è arrivata anche la rivendicazione dello Stato Islamico attraverso l'Amaq, l'agenzia di stampa del Califfato, riferisce il Site: il killer della strage di Orlando "era un combattente dell'Isis". Nel testo della rivendicazione riportato dalla direttrice del Site Rita Katz in un tweet si legge che una fonte ha detto all'agenzia Amaq: "L'attacco che ha preso di mira il gay club di Orlando, in Florida, e che ha provocato 100 tra morti e feriti, è stato compiuto da un combattente dello Stato islamico".

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