di NICOLA ZUCCARO - Wembley, sabato 30 luglio 1966. L'Inghilterra scende in campo per il suo appuntamento con la Storia del Calcio che potrebbe consegnargli davanti al pubblico di casa ( con in testa i Reali Elisabetta e Filippo di Edimburgo) la sua prima Coppa del Mondo. La selezione definita per antomasia dei " Maestri del Calcio " ebbe la meglio sulla Germania e conquistò quel titolo che mancava, e stranamente, nella sua bacheca, per il ruolo storico precedentemente citato, solo ai tempi supplementari.
Dopo che i novanta minuti terminarono sul 2-2, Geoff Hust ( autore, in quella Finale di una tripletta) realizza per il momentaneo 3-2, non una rete di ordinario vantaggio per il tabellino, quanto piuttosto, una segnatura destinata a passare alla storia, per la relativa ed effettiva dinamica consistente nell'aver superato la linea di porta. Quel goal che spianò con il definitivo 4-2 la strada del successo all'Inghilterra, aprì, nel contempo, quel dibattito lungo 50 anni, inerente l'applicazione dei sensori in prossimità delle porte, per accertare il reale ingresso della sfera, nella rete avversaria.