Acquedotto pugliese: M5S vuole vederci chiaro

BARI - Dopo l’eclatante e preoccupante caso di contaminazione accaduto a Casamassima (BA), determinata da una concentrazione batterica nelle acque potabili che ha cagionato infezioni e malori colpendo anche bambini e minori, si sono amplificati i riflettori del Movimento 5 Stelle sull’Acquedotto Pugliese SpA (AQP). Per evitare eventuali ed ulteriori accadimenti di tale portata, il deputato Emanuele Scagliusi ed i consiglieri regionali 5 Stelle Mario Conca e Antonio Trevisi hanno presentato due atti ispettivi nelle loro sedi istituzionali di competenza, Montecitorio e Regione Puglia, per chiedere chiarezza sugli interventi e gli investimenti attuati negli anni da AQP.

“Nel settembre del 2002, è stato adottato un Piano d’Ambito 2003-2032 dal Commissario Delegato per l’Emergenza Ambientale, ovvero dall’allora Presidente Raffaele Fitto, ma che comprendeva un periodo di 30 anni nonostante la concessione ad AQP terminasse il 31 dicembre 2018 – dichiarano i consiglieri regionali Mario Conca e Antonio Trevisi (M5S) – Di conseguenza, il piano è stato rimodulato e predispone il programma degli interventi necessari, accompagnato da un piano finanziario e dalla connesse modalità gestionali ed organizzative. Peccato, però, che nessun cittadino possa verificare gli interventi programmati o il dettaglio degli investimenti sul sito istituzionale di AQP”.

Questo, nonostante siano già previsti degli strumenti che prevedono trasparenza e che vanno incontro alle esigenze degli utenti. Uno di questi è sicuramente La Carta del servizio idrico integrato di AQP, adottata nel 2001 e sottoscritta da molte associazioni di consumatori, costituisce una dichiarazione di impegni che l’Acquedotto assume verso i propri utenti e, come tale, costituisce elemento integrativo del contratto di fornitura. Pertanto, tutte le condizioni più favorevoli nei confronti degli utenti contenute nella Carta si devono intendere sostitutive di quelle riportate nei contratti di forniture e nello stesso Regolamento. Tuttavia, nonostante la “Carta” faccia argo uso della parola “trasparenza” in merito alle informazioni circa le modalità e caratteristiche di qualità dei servizi prestati, le procedure e le iniziative aziendali di interesse e i principali aspetti normativi, contrattuali e tariffari, molte sono le informazioni difficili da riscontrare.

“AQP è responsabile – continua il deputato Emanuele Scagliusi (M5S) –  di tutti i servizi affidatigli e si impegna ad attuare tutto quanto previsto dal Piano d’Ambito realizzando il Programma degli interventi, i quali sono classificati sotto forma di obiettivi strutturali o standard tecnici che il gestore è tenuto a raggiungere nei tempi stabiliti dal Piano d’Ambito. In caso di mancato raggiungimento degli obiettivi del Piano d’Ambito, la Convenzione prevede l’applicazione di penalizzazioni. Chi verifica il raggiungimento degli obiettivi? Come può un utente verificare se AQP sta rispettando i suoi impegni? In vista della scadenza dell’affidamento ad AQP della gestione del servizio idrico per l’Autorità d'Ambito Territoriale per la Puglia (AATO Puglia) – conclude Scagliusi (M5S) – è necessario rendere pubblici i dati aggiornati sugli interventi svolti e sull’ammontare dei relativi investimenti al fine di poterne apprezzare l’efficacia e il ritorno verso gli utenti del servizio ed anche per avviare una discussione proficua sulla gestione dell’acqua come bene comune e delle relative infrastrutture”.