Alla cerimonia sono intervenute numerose Autorità civili, religiose e militari e hanno preso parte la Bandiera di Istituto del 61° Stormo di Lecce, le formazioni del Personale del quadro permanente del Comando Scuole dell'A.M./3ª Regione Aerea, i gonfaloni della Regione Puglia e del Comune di Bari e numerosi labari di Associazioni Combattentistiche e d’Arma.
Nel pomeriggio di mercoledì 13 luglio, i Comandanti, uscente e subentrante, si sono recati al Sacrario Militare dei Caduti d’Oltremare di Bari, dove il Generale Girardi ha reso gli onori deponendo una corona di alloro e un fascio di fiori al monumento dedicato ai caduti dell’Aeronautica Militare durante i due conflitti mondiali.
Il Generale Girardi, nel suo discorso di commiato, dopo aver rivolto un saluto a tutte le Autorità presenti, agli ospiti, al personale schierato, alla bandiera d’Istituto del 61° Stormo di Galatina e le Associazioni Combattentistiche e d’Arma, ha rivolto un commosso ricordo ai caduti di tutte le FF.AA. che hanno servito la Patria fino all’estremo sacrificio e alla vittime del recento disastro ferroviario avvenuto nei giorni scorsi in provincia di Bari ha detto “Lascio il Comando con profonda commozione, un periodo ineguagliabile della mia vita Aeronautica, ricco di valori umani e professionali che rimarranno scolpiti dentro di me. Sono orgoglioso di essere stato il vostro Comandante. Siati Fieri di appartenere all’Arma Azzurra”.
Al termine del suo intervento, il Generale Girardi ha ricordato “Durante la mia permanenza a Bari l’Aeronautica Militare ha avviato un importante processo di internalizzazione delle scuole di volo e degli istituti di formazione. L’internalizzazione rappresenta una grande oppartunità per il Paese, che permette di rafforzare le relazioni con Paesi ritenuti strategici nello scenario internazionale. I nostri istituti esprimono una capacità formativa d’avanguardia. Abbiamo avuto il coraggio di cambiare, ottimizzando i costi e migliorando sia la qualità, sia la quantità sulla nostra offerta formativa, accettando la sfida del mercato globale con risultati positivi “.
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| Il Gen.Giancotti |
Nel suo discorso di insediamento “Oggi per me è un ritorno a casa, mi affascina la possibilità di lavorare sul futuro della Forza Armata. Formazione e addestramento sono i presupposti cardini della capacità dell’Aeronautica Militare di servire il nostro Paese, poichè la qualità professionale e umana, la capacità di lavorare in squadra promossa da una buona azione di comando, è quella che fa tutta la differenza tra un sistema efficace ed efficiente ed uno fallimentare”. A conclusione del proprio intervento, dopo aver ringraziato il Gen. Vecciarelli per la fiducia riposta nell’assegnazione del nuovo incarico “Sono profondamente onorato di giungere al vertice di questo Alto Comando. Le sfide poste da nuovi e incalzanti impegni, l’esigenza di elevatissima qualità della nuova Aeronautica Militare, pur nella permanente seria carenza di risorse, indicano che proprio a partire dal Comando Scuole occore investire ancora, lo faremo in modo innovativo e aperto cercando sistematicamente sinergie con tutti gli attori interessati”.
Rivolgendosi al personale ha detto “Partecipo la mia sfida con me stesso, essere un buon Comandante capace di catalizzare le grandi risorse che sono in voi per aggiungere ulteriore vaolore al futuro della Forza Armata e del Paese, sono felice di poter lavorare con tutti voi”.
La cerimonia si è conclusa con l’intervento del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Enzo Vecciarelli, che, dopo aver salutato le Autorità e gli ospiti intervenuti, ha elogiato il lavoro svolto dal Generale Girardi “Il mio apprezzamento sincero, Grazie per quanto hai fatto con il tuo comando e un augurio per l’incarico che andrai a ricoprire al Comando Squadra”. Ha così proseguito rivolgendosi al personale e a tutti i Comandanti degli Enti dipendenti presenti “Grazie a tutti Voi, uomini e donne, nuove sfide impegnative ci aspettano. Stiamo vivendo un momento delicato per il nostro Paese, noi dobbiamo essere sempre più preparati al nostro compito e all’altezza della situazione. La mia è una leadership partecipativa e inclusiva di tutte le vostre idee che saprete propormi”.
Rivolgendosi al Generale Giancotti “Non sei qui per caso, sei qui per le tue capacità e dinamismo intellettuale, innovativo e coraggioso. Mi aspetto da te di rivoluzionare il nostro modo di ragionare e di porci”.
