Borraccino: “Urge una presa di posizione chiara per la ‘Cartiera’ di Foggia”
Tale spostamento, per altro non contenuto nelle linee guida del Piano industriale presentato dall'azienda alle OO.SS. non più di un mese fa, si configura come il colpo di grazia inferto al tessuto industriale della Capitanata, con l'ennesima contrazione dei livelli occupazionali nel territorio.
Con la delibera di Giunta n. 959 del 15/07/2016, la Regione Valle d'Aosta ha destinato l'enorme cifra di 12 milioni di euro ad un accordo di collaborazione tra FINAOSTA S.p.A., società finanziaria interamente posseduta dalla Regione Autonoma della Valle d’Aosta, e l'Istituto Poligrafico - Zecca dello Stato S.p.A., con l'obiettivo di avviare la produzione di targhe ed aumentare di 25 unità le maestranze impiegate nello stabilimento.
Per prima cosa appare quantomeno inusuale che una Regione, ancorché a Statuto Speciale, destini investimenti ed incentivi a favore di una società integralmente controllata dal Ministero del Tesoro, andando pesantemente a penalizzare l'attività produttiva di una società pubblica di cui sopra.
Come se non bastasse, lo stabilimento valdostano risulta privo del necessario fabbricato coperto di circa 2.500 mq, fondamentale per l'installazione della nuova linea di produzione, di cui l’ IPZS S.p.A., ha manifestato la volontà di coprire per intero i costi di realizzazione, come testimoniato dalla già richiamata delibera. Al contrario, lo stabilimento foggiano attualmente dispone di strutture e terreni con destinazione d'uso già vincolata ad area industriale.
Come se non bastasse, lo stabilimento valdostano risulta privo del necessario fabbricato coperto di circa 2.500 mq, fondamentale per l'installazione della nuova linea di produzione, di cui l’ IPZS S.p.A., ha manifestato la volontà di coprire per intero i costi di realizzazione, come testimoniato dalla già richiamata delibera. Al contrario, lo stabilimento foggiano attualmente dispone di strutture e terreni con destinazione d'uso già vincolata ad area industriale.
Il lodevole proposito (contenuto nella Delibera) di aumentare l'occupazione della ‘Bassa Valle’ con ricadute positive per l'intera regione, contrasta pesantemente con l'esigenza di tutelare un numero consistente di posti di lavoro in una delle provincie più povere d'Italia, che registra tassi di disoccupazione elevatissimi. La siffatta operazione fa sorgere il fondato dubbio che il Ministero del Tesoro abbia deciso di disinvestire in Capitanata in favore di una Regione ben più florida, da un punto di vista economico, unicamente in ragione della possibilità, da parte di quest'ultima, di sostenere un finanziamento di ingente portata.
La Cartiera rappresenta uno degli ultimi stabilimenti industriali dell'intera provincia, l'unica fonte di reddito per decine di famiglie, nonché un pezzo di storia della città di Foggia, che ha visto migliaia di propri concittadini avvicendarsi nello stabilimento, spesso anche in condizioni di sicurezza per nulla ineccepibili. Dopo il disastroso esito della vertenza Sangalli Vetro, in cui decine di operai hanno visto minato, da un'operazione simile, il proprio futuro lavorativo (anche in quel caso una Regione a Statuto Speciale il Friuli Venezia-Giulia, ha avuto un ruolo decisivo), è necessario impedire il trasferimento della linea di produzione delle targhe, altrimenti lo stabilimento IPZS di Foggia potrebbe avviarsi verso la definitiva dismissione.
A fronte di una delibera certa ed operativa, non appaiono sufficienti dichiarazioni di intenti e fantomatiche garanzie dei dirigenti dell'azienda. Urge una presa di posizione chiara da parte del Ministero del Tesoro”.