TARANTO - Un piano straordinario in 5 punti e 50 milioni di euro per arginare e contrastare l'emergenza ambientale e sanitaria di Taranto che prevede: nuove assunzioni alla Asl tarantina, trasformare i contratti di medici ed infermieri a tempo determinato in contratti definitivi, acquistare un nuovo acceleratore lineare, riconvertire l'ospedale San Marco di Grottaglie.
Lo propone il gruppo consiliare del Partito Democratico alla Regione Puglia che ha presentato una mozione - primi firmatari il capogruppo Michele Mazzarano e il consigliere Donato Pentassuglia - rivolta al Presidente della giunta regionale, ma anche ai parlamentari, in cui si impegna il governatore Michele Emiliano "a farsi portavoce a livello nazionale e ad assumere ogni iniziativa utile perché il Parlamento approvi specifiche disposizioni di legge che consentano alla Asl di Taranto di proseguire tutte le iniziative e le attività per fronteggiare l'emergenza ambientale ed epidemiologica" attraverso lo stanziamento straordinario di risorse finanziarie e strumentali per Taranto.
Per i consiglieri regionali del Pd non è sufficiente prevedere procedure concorsuali straordinarie per l'assunzione di personale medico ed infermieristico, come previsto nella legge di stabilità 2016, una misura che non tiene conto della specificità e dell'urgenza della condizione del territorio ionico. Piuttosto serve tornare al "piano sanitario straordinario in favore del territorio della provincia di Taranto" convertito in Legge del 2012 e valido per il triennio 2012-2015 ma che alla scadenza non è stato riproposto.
Grazie a quel Piano ed all'avvio del Progetto ionico-salentino in applicazione della Legge sulla Terra dei Fuochi, la Asl di Taranto aveva cominciato a fronteggiare l'emergenza, assumendo, con contratti a tempo determinato, diverse figure professionali che hanno maturato nel tempo una professionalità che, in una situazione critica e problematica, com’è quella tutt’ora in corso, non ci si può consentire di disperdere.
Per questo e' necessario un intervento legislativo che rilanci le misure straordinarie che c'erano e che sono state sospese a fine 2015 aiutando la Asl di Taranto come era in precedenza. Gli interventi non più prorogabili sono cinque: 1) assumere una parte del personale sanitario mancante che, da applicazione del DM 70/2015 consterebbe in 3000 unità, e che secondo la previsione della riorganizzazione della Giunta regionale all'attenzione del Ministero, riguarderebbe almeno 1800 unità a garanzia dei Lea e delle strutture oggi esistenti; tali deroghe comportano una specifica dotazione finanziaria stimabile in € 24.000.000; 2) trasformare il rapporto di lavoro dei dipendenti assunti a tempo determinato in rapporti di lavoro a tempo indeterminato, con conseguente proroga dei contratti a termine nelle more dell’espletamento delle procedure concorsuali, per un importo che è stimabile in € 15.500.000; 3) l'acquisto di un nuovo acceleratore lineare, in considerazione della vetustà dei due apparecchi attualmente in uso: il costo di tale strumento è pari a € 3.000.000; 4) un finanziamento dedicato per consentire di realizzare la riconversione dello stabilimento San Marco di Grottaglie: il costo di tale intervento è stimabile in € 2.500.000 ed ha come obiettivi la funzionalità riabilitativa ed il parziale rifacimento dell’immobile; 5) stanziamento di € 3.000.000 per materiale di consumo, attrezzature e attività diagnostiche di primo e secondo livello sulla base di quanto già relazionato dalla Asl jonica alla Regione nel 2015.
Lo propone il gruppo consiliare del Partito Democratico alla Regione Puglia che ha presentato una mozione - primi firmatari il capogruppo Michele Mazzarano e il consigliere Donato Pentassuglia - rivolta al Presidente della giunta regionale, ma anche ai parlamentari, in cui si impegna il governatore Michele Emiliano "a farsi portavoce a livello nazionale e ad assumere ogni iniziativa utile perché il Parlamento approvi specifiche disposizioni di legge che consentano alla Asl di Taranto di proseguire tutte le iniziative e le attività per fronteggiare l'emergenza ambientale ed epidemiologica" attraverso lo stanziamento straordinario di risorse finanziarie e strumentali per Taranto.
Per i consiglieri regionali del Pd non è sufficiente prevedere procedure concorsuali straordinarie per l'assunzione di personale medico ed infermieristico, come previsto nella legge di stabilità 2016, una misura che non tiene conto della specificità e dell'urgenza della condizione del territorio ionico. Piuttosto serve tornare al "piano sanitario straordinario in favore del territorio della provincia di Taranto" convertito in Legge del 2012 e valido per il triennio 2012-2015 ma che alla scadenza non è stato riproposto.
Grazie a quel Piano ed all'avvio del Progetto ionico-salentino in applicazione della Legge sulla Terra dei Fuochi, la Asl di Taranto aveva cominciato a fronteggiare l'emergenza, assumendo, con contratti a tempo determinato, diverse figure professionali che hanno maturato nel tempo una professionalità che, in una situazione critica e problematica, com’è quella tutt’ora in corso, non ci si può consentire di disperdere.
Per questo e' necessario un intervento legislativo che rilanci le misure straordinarie che c'erano e che sono state sospese a fine 2015 aiutando la Asl di Taranto come era in precedenza. Gli interventi non più prorogabili sono cinque: 1) assumere una parte del personale sanitario mancante che, da applicazione del DM 70/2015 consterebbe in 3000 unità, e che secondo la previsione della riorganizzazione della Giunta regionale all'attenzione del Ministero, riguarderebbe almeno 1800 unità a garanzia dei Lea e delle strutture oggi esistenti; tali deroghe comportano una specifica dotazione finanziaria stimabile in € 24.000.000; 2) trasformare il rapporto di lavoro dei dipendenti assunti a tempo determinato in rapporti di lavoro a tempo indeterminato, con conseguente proroga dei contratti a termine nelle more dell’espletamento delle procedure concorsuali, per un importo che è stimabile in € 15.500.000; 3) l'acquisto di un nuovo acceleratore lineare, in considerazione della vetustà dei due apparecchi attualmente in uso: il costo di tale strumento è pari a € 3.000.000; 4) un finanziamento dedicato per consentire di realizzare la riconversione dello stabilimento San Marco di Grottaglie: il costo di tale intervento è stimabile in € 2.500.000 ed ha come obiettivi la funzionalità riabilitativa ed il parziale rifacimento dell’immobile; 5) stanziamento di € 3.000.000 per materiale di consumo, attrezzature e attività diagnostiche di primo e secondo livello sulla base di quanto già relazionato dalla Asl jonica alla Regione nel 2015.