Turchia, Erdogan licenzia 6500 insegnanti. Nuove torture su militari

di PIERO CHIMENTI — La vendetta del presidente turco Erdogan contro i sostenitori del fallito Golpe continua a "mietere" vittime. Il ministero della Difesa ha avviato un'indagine su tutti i giudici e procuratori militari, sospendendone al momento 262. Lo riferiscono media locali.

Proseguono senza sosta le purghe nel mondo dell'istruzione. Il ministero dell'Educazione ha annunciato di aver sospeso altri 6.538 dipendenti, dopo i 15.200 già allontanati ieri e i 21 mila a cui è stata tolta la licenza per insegnare nelle scuole private. Lo riporta la Cnn Turk.

Il rettore dell'Università di Gazi ad Ankara, Suleyman Buyukberber, è stato arrestato, poco dopo essere stato rimosso dal suo incarico. Lo riferisce la tv statale Trt. Dopo centinaia di allontanamenti, si tratta del primo arresto noto di un accademico a seguito del fallito golpe.

Ci sono inoltre notizie di "estese torture" contro militari detenuti in isolamento presso la centrale di polizia di Ankara. A scriverlo su Twitter Andrew Gardner, analista di Amnesty International esperto di Turchia.

Il Ministero dell'Educazione, infatti, ha sospeso 15.200 dipendenti, rei di sospetti legami col predicatore turco. Anche le Università "tremano", in quanto il Consiglio dell'alta educazione ha chiesto le dimissioni 1577 rettori, di cui gran parte provenienti da facoltà pubbliche.

Le purghe hanno colpito anche dipendenti pubblici del Ministero dell'interno, con più di 8 mila persone sollevati dal loro incarichi, (oltre i 12 mila già puniti).

Intanto il desiderio di Erdogan di ripristinare la pena di morte rischia di mettere fine ai negoziati dello Stato ottomano per il suo ingresso nella Ue. Il Ministro degli Esteri italiano Gentiloni lancia il monito che uno degli principi fondamentali dell'Unione Europea è la tutela dei diritti umani e la condanna della pena capitale.

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