LECCE - Dopo le indagini sull'attentato del dicembre 2012 ai danni dell'allora sindaco di Copertino, nel leccese, Giuseppe Rosafio, i carabinieri hanno scoperto una rete di protezioni a vantaggio di commercianti di diversi comuni salentini, tra cui Gallipoli e Lecce, costituita da pubblici funzionari.
Per questo motivo, ieri i carabinieri hanno dato esecuzione a quattro arresti, uno in carcere e tre ai domiciliari. Tra i destinatari dei provvedimenti restrittivi c'e' anche un sottufficiale dei vigili urbani attualmente in servizio a Gallipoli.
Agli arrestati vengono contestati, a vario titolo, in concorso, i reati di corruzione, abuso d'ufficio, occultamento di atti pubblici autentici, falsita' ideologica in atto pubblico aggravato, omissione di atti d'ufficio, furti aggravati in luogo di privata dimora e altro.
Le indagini che hanno portato agli arresti, disposti dal gip del Tribunale di Lecce, partirono subito dopo che, nella notte tra il 19 e il 20 dicembre, furono esplosi cinque colpi di pistola calibro 22 contro l'auto dell'allora primo cittadino di Copertino.
Per questo motivo, ieri i carabinieri hanno dato esecuzione a quattro arresti, uno in carcere e tre ai domiciliari. Tra i destinatari dei provvedimenti restrittivi c'e' anche un sottufficiale dei vigili urbani attualmente in servizio a Gallipoli.
Agli arrestati vengono contestati, a vario titolo, in concorso, i reati di corruzione, abuso d'ufficio, occultamento di atti pubblici autentici, falsita' ideologica in atto pubblico aggravato, omissione di atti d'ufficio, furti aggravati in luogo di privata dimora e altro.
Le indagini che hanno portato agli arresti, disposti dal gip del Tribunale di Lecce, partirono subito dopo che, nella notte tra il 19 e il 20 dicembre, furono esplosi cinque colpi di pistola calibro 22 contro l'auto dell'allora primo cittadino di Copertino.