di LUIGI LAGUARAGNELLA — Alla presenza di oltre 200000 mila giovani provenienti da tutto il mondo, a Cracovia si è inaugurata la 31˚ Giornata Mondiale della Gioventù. Nella patria di Giovanni Paolo II, davvero un modello di vita per una grande fetta di ragazzi e ragazze di oggi, migliaia di gruppi giovanili appartenenti alla Chiesa cattolica hanno invaso la Polonia di colore, allegria, carica proveniente dalla fede.
Al campo di Blonia, nei pressi del fiume Vistola, il cardinale e arcivescovo della città polacca Dziwizc ha accolto i pellegrini (per la veglia finale si stima un totale di circa un milione e ottocentomila presenze) in questo particolare anno della Misericordia. Durante la celebrazione inaugurale, Dziwizc ha accolto i giovani ricordando i motivi della loro presenza in Polonia. Ha lanciato riflessioni sul "dove siamo stati", "dove siamo" e "dove andremo".
La Gmg è un momento in cui ricordare ed esaltare la propria cultura e tradizione, portarla nel presente di questa esperienza per condividerla nella fede che proprio i giovani sanno mostrare. E provare poi a cambiare la vita partendo proprio dai dubbi, dalle domande.
L'arcivescovo di Cracovia ha ricordato le diverse provenienze e motivazioni che hanno spinto i giovani in Polonia ribadendo l'importanza dell'unità nel contesto attuale. Come il brano in cui Pietro risponde per tre volte sì alla domanda "mi ami tu?"di Cristo, sottofondo di questa Gmg è proprio l'amore che è misericordia.Al campo di Blonia, nei pressi del fiume Vistola, il cardinale e arcivescovo della città polacca Dziwizc ha accolto i pellegrini (per la veglia finale si stima un totale di circa un milione e ottocentomila presenze) in questo particolare anno della Misericordia. Durante la celebrazione inaugurale, Dziwizc ha accolto i giovani ricordando i motivi della loro presenza in Polonia. Ha lanciato riflessioni sul "dove siamo stati", "dove siamo" e "dove andremo".
La Gmg è un momento in cui ricordare ed esaltare la propria cultura e tradizione, portarla nel presente di questa esperienza per condividerla nella fede che proprio i giovani sanno mostrare. E provare poi a cambiare la vita partendo proprio dai dubbi, dalle domande.
Per le strade di Cracovia sembra esserci ancora la presenza viva di Giovanni Paolo II, autentico eroe e uomo di pace di questa nazione. I giovani attendono tra eventi, liturgie, scambi di conoscenze, l'arrivo di Papa Francesco domani. Ma il Pontefice prima incontrerà il presidente polacco al castello di Wawel.
Il 27 luglio, presso il Santuario della Divina Misericordia di Santa Faustina Kowalska, gli italiani, giunti in 60000, passeranno la loro Porta Santa vivendo anche loro il Giubileo.