Ddl rifiuti, Amati: “Rischioso non approvarlo prima delle ferie estive”

BARI - "Andare in “tilt” è la sorte che ci attende se non approviamo prima delle ferie estive il disegno di legge sui rifiuti che la Giunta regionale si accinge meritoriamente ad adottare la prossima settimana. E nel frattempo credo sia ragionevole assegnare ai comuni i fondi da ecotassa, per risarcirli degli extra costi del trasferimento dei rifiuti fuori regione".
Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale bilancio e programmazione Fabiano Amati.

"Stiamo pagando la contrarietà mostrata nella scorsa legislatura, dalla maggioranza e dall’opposizione, sull’unificazione regionale della governance dei rifiuti, accompagnata dall’illusione scientifica del “rifiuti zero”, che com’è noto non esiste e che – a scanso di equivoci - non c’entra nulla con le giuste politiche mirate alla più spinta raccolta differenziata e all’utilizzo delle migliori tecnologie per il riuso.

Mi basta ricordare che nella scorsa legislatura, e da ultimo il 15 ottobre 2013 in Consiglio regionale e con la sola compagnia di Michele Losappio, resistetti all’idea di governo provinciale del ciclo dei rifiuti. Inutilmente. Le parole usate furono queste: “non faccio il profeta, non sto tentando di prevedere quello che accadrà, ma è certo che fra qualche anno noi ci troveremo di fronte alla necessità di dover istituire un unico organismo di governance … perché l’organizzazione del mondo e della civiltà ci imporrà di avere un sistema di governance sempre più a larga scala”.

Il nodo è ora venuto al pettine. Potrei dire di aver avuto ragione, ma non c’è niente di più frustrante della ragione ottenuta dopo aver combattuto per evitare l’errore.

Alla fine e dopo un bel po’ di anni ci ritroviamo purtroppo ad osservare che la gran parte dei nostri problemi derivano dall’incapacità di chiudere il ciclo dei rifiuti, per la mancanza di impiantistica, tecnologia e governance unitaria.

E se quanto detto non bastasse per dimostrare il punto di vista, aggiungo che questa mattina il sostituto procuratore della Repubblica di Bari Dott. Renato Nitti, sia pur sentito in audizione per scopi contigui (la proposta di legge per l’istituzione della commissione di studio sui fenomeni criminali), ha riferito con appropriatezza e puntualità che la mancata chiusura del ciclo dei rifiuti finisce per diventare – quasi sempre - un fertilizzante per tentazioni criminali.

Siamo dunque di fronte a un ménage di malgoverno di tutto rispetto: ritardi e disordine amministrativo coniugato con rischi di esposizione ad attività criminali. E mi pare che possa bastare per approvare con urgenza il disegno di legge che il Governo Emiliano si accinge ad adottare".