Lewis Hamilton in azione sul tracciato di Spielberg (© Copyright ANSA/EPA) |
di PIERO LADISA – In un finale di sessione contraddistinto dalla pioggia, con la pista andatasi ad asciugare rapidamente negli ultimi minuti della Q3, Lewis Hamilton ha centranto la pole position del Gran Premio d’Austria ottenendo la migliore prestazione in 1’07”922, unico a scendere sotto il muro dell’1’08”. L’inglese ha distanziato il compagno di squadra Nico Rosberg di oltre 0”5. Complice la penalizzazione di cinque posizioni inflitta al tedesco (ha sostituito il cambio dopo l’incidente di questa mattina nelle terze libere e domani partirà 7°), a scattare dalla seconda piazza sarà la Force India di un ottimo Nico Hulkenberg. Quarto tempo per Sebastian Vettel, costretto però come Rosberg a una gara di rimonta e al via domani dalla nona casella. Le penalità inflitte ai due tedeschi permettono dunque a Jenson Button e a Kimi Raikkonen di scalare posizioni in griglia (come Ricciardo, Bottas e Verstappen) salendo così in seconda fila.
CORDOLI NEL MIRINO. In questo fine settimana austriaco, i cordoli presenti sul tracciato di Spielberg hanno creato non pochi problemi ai piloti. Dopo il cedimento delle sospensioni sulle monoposto di Max Verstappen e Nico Rosberg, questo pomeriggio hanno pagato dazio anche Sergio Perez e Daniil Kvyat, entrambi nella prima manche delle qualifiche. Quest’ultimo è stato protagonista di un violento incidente, causato proprio dalla rottura di una sospensione. Il pilota della Toro Rosso è andato a sbattere violentemente contro le barriere posizionate in curva 9, poco prima dell’inizio del rettilineo principale. La manche è stata momentaneamente interrotta, con Kvyat uscito fortunatamente illeso dall’abitacolo della propria vettura. “Pensavo che il crash fosse dipeso da un mio errore – il commento di Kvyat – Mi auguro che la FIA prenda provvedimenti in vista della corsa”. La giornata nera del team di Faenza è proseguita pochi minuti dopo con il motore della STR 11 di Carlos Sainz andato k.o., con lo spagnolo che – al contrario del compagno di squadra – è riuscito comunque ad accedere in Q2.
Q2, STRATEGIA FERRARI. A dominare la scena nella seconda manche è stato Hamilton in 1’06”228, davanti a Rosberg di 175/1000. Rispetto ai piloti degli altri team presenti in pista con gomme ultrasoft, Ferrari e Red Bull hanno realizzato le migliori prestazioni utilizzando il compound supersoft. Un vantaggio in vista della gara di domani, dove Vettel, Raikkonen, Ricciardo e Verstappen inizieranno – pioggia permettendo – il GP proprio con il treno (come vuole il regolamento) messo in Q2, che permetterà ai quattro di percorre uno stint iniziale di gara più lungo.
Q1, ROSBERG DAVANTI. La prima manche delle qualifiche si è chiusa nel segno di Rosberg, che ha stampato il migliore crono in 1’06”516 davanti a Vettel e Hamilton. I primi tre sono stati gli usciti a scendere sotto l’1’07”. Quarto Verstappen che ha preceduto Bottas per soli 17 millesimi. Più staccato Raikkonen.