USA - Spezzare il ritmo di sonno-veglia distrugge i geni dell'orologio biologico, che monitorano anche la crescita delle cellule, impedendo che crescano senza controllo rischiando di generare tumori. Sarebbe questa la ragione per cui - secondo il Mit (Massachusetts Institute of Technology) - ci sarebbero maggiori possibilità di sviluppare il cancro fra coloro che svolgono turni notturni di lavoro.
A scatenare questo meccanismo è la luce, che manda al cervello un segnale capace di regolare le lancette di ogni cellula del nostro corpo. Se la luce non arriva alla retina, il segnale non verrà trasmesso e i geni-lancetta smetteranno di controllare la crescita delle cellule, lasciando spazio alla formazione di tumori.