Lecce, alghe in darsena San Cataldo: al via i lavori di rimozione

LECCE - Cominceranno martedì mattina gli interventi di rimozione, vagliatura, trasporto e smaltimento dello strato superficiale della biomassa vegetale spiaggiata (macrofite e alghe) accumulatasi nella darsena di San Cataldo.

In attesa dei lavori di manutenzione, ammodernamento e ricostruzione della darsena che partiranno dopo la stagione estiva ad opera del settore comunale dei Lavori Pubblici, interviene, quindi, l’Assessorato all’Ambiente di Andrea Guido con un progetto a cura dei tecnici dell’Ufficio Ambiente volto a scongiurare le problematiche di carattere igienico sanitarie che, a causa delle elevate temperature, potrebbero essere innescate per via dello strato vegetale che sta marcendo ed è fonte di odori nauseabondi.

L’intervento, preceduto da un piano della caratterizzazione del materiale eseguito precedentemente da dalla RE.CHEM.AN. di San Pietro Vernotico, sarà curato dalla ditta Mello srl, costerà 22mila euro e prevede le seguenti operazioni:

- Rimozione dello strato superficiale (circa 20 cm) di biomassa vegetale galleggiante dall’area della darsena;
- Deposito del materiale dragato presso un sito di accumulo temporaneo individuato all’interno dell’area della darsena;
- Lavorazione del cumulo (vagliatura manuale e meccanica ai fini della rimozione di eventuali rifiuti antropici);
- Trasporto (max entro 72 ore) presso il sito di smaltimento, ovvero l’impianto di compostaggio.

“La darsena di San Cataldo è stata chiusa tempo fa a causa di un contenzioso e successivamente è stato redatto un progetto per il suo rifacimento - commenta l’assessore Andrea Guido - Da notizie assunte risulta che la commissione aggiudicatrice dell’appalto ha concluso le procedure ed i lavori dovrebbero avere un concreto inizio subito dopo la stagione estiva. Andando a sbloccare anche la difficile situazione che da tempo vivono i 70 pescatori che usufruivano della struttura e che si sono ritrovati impossibilitati a praticare la loro attività. È a queste persone che il mio pensiero è rivolto, prima di tutto. Alla loro difficile situazione e a quella che le loro stesse famiglie hanno dovuto subire. Oggi però il mio assessorato ha dovuto affrontare anche l’urgenza igienico sanitaria e ha dovuto fare i conti con la tempistica di una stagione estiva già avviata.

A causa della mancata manutenzione dei canali - continua Guido - si era accumulata una enorme quantità di posidonia che nella parte superficiale rispetto al livello dell’acqua è andata in putrefazione determinando, a causa delle alte temperature, miasmi ed odori nauseabondi. Le alghe si sono ammucchiate sul fondale e ormai affiorano a pelo d’acqua, e nei momenti di bassa marea sembra quasi ci si possa camminare sopra. Il materiale organico che andremo a rimuovere è stato nei giorni scorsi già oggetto di caratterizzazione ed è stata confermata la possibilità del suo riutilizzo per la produzione di compost previo allontanamento della sabbia dalla matrice vegetale. Per i motivi detti il materiale algale sarà adagiato solo ed esclusivamente per il tempo occorrente ad abbattere salinità e sabbia delle alghe sulla piattaforma cementizia adiacente il canale della darsena, all’interno del recinto di proprietà comunale. I cattivi odori, quindi, potrebbero persistere per altri 3 giorni. Ma purtroppo è un passaggio obbligatorio. Ci vuole solo un altro po’ di pazienza.

Questo stoccaggio temporaneo avrà l’obiettivo di ridurre il contenuto di acqua e permettere così il dilavamento del sale e il distacco di eventuali parti sabbiose. Tale accorgimento permetterà di trasferire presso l’impianto di compostaggio un materiale algale idoneo ad essere riutilizzato. È assodato che tale materiale, se trattato nei termini detti, ha una grande attitudine al compostaggio. Infatti, il riutilizzo in agricoltura dei residui di posidonia spiaggiata, per i quali si sia resa necessaria la rimozione dal litorale, suscita un forte interesse - conclude l’assessore comunale - I requisiti chimico-fisici del materiale algale ben si adattano all’impiego in agricoltura. Lo stesso materiale algale se miscelato con altre matrici organiche pone le piantagioni nelle migliori condizioni di crescita”.

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