LECCE - Nota del consigliere regionale Pd, Sergio Blasi. "Oggi apprendiamo dalle statistiche che Lecce è al terzo posto in Italia per quantità di multe pagate da ogni automobilista nei primi sei mesi del 2016. Questo non succede perché chi guida a Lecce è più indisciplinato di altri, ma perché c’è una precisa strategia: quella di fare cassa utilizzando questa leva.
Migliaia di leccesi, ad esempio, vengono multati illegittimamente a causa del grattino scaduto da qualche minuto. Il Comune è a conoscenza dell’illegittimità di quelle sanzioni, ma confida nel fatto che il ricorso ha un costo sostanzialmente pari alla multa e tanti preferiscono pagare. Questo genere di comportamento è un grave sintomo di freddezza e di determinazione nel non voler risolvere i problemi, semplicemente perché così fa comodo.
Dall’altro lato - spiega Blasi - ci sono i 10 milioni e mezzo di multe inseriti nel bilancio di previsione del 2016, il che conferma che nei secondi sei mesi di quest’anno il centrodestra, per far quadrare i conti, non si appresta certo ad alleggerire la pressione sugli automobilisti.
Questi numeri sono la risposta a chi si chiede perché Lecce è una città lasciata in balia del traffico. È perché quella confusione, e le multe che ne conseguono, significano denaro sonante nelle casse del Comune.
Io penso invece che il Comune dovrebbe essere amico degli automobilisti e della città, cercando di risolvere le cause dei comportamenti sanzionabili. Il Comune, oltre a ridurre al minimo l’utilizzo dell’automobile offrendo l’alternativa di un trasporto pubblico efficiente, deve consentire il rispetto delle regole, e non speculare sulle difficoltà di chi si muove in auto", conclude Blasi.
Migliaia di leccesi, ad esempio, vengono multati illegittimamente a causa del grattino scaduto da qualche minuto. Il Comune è a conoscenza dell’illegittimità di quelle sanzioni, ma confida nel fatto che il ricorso ha un costo sostanzialmente pari alla multa e tanti preferiscono pagare. Questo genere di comportamento è un grave sintomo di freddezza e di determinazione nel non voler risolvere i problemi, semplicemente perché così fa comodo.
Dall’altro lato - spiega Blasi - ci sono i 10 milioni e mezzo di multe inseriti nel bilancio di previsione del 2016, il che conferma che nei secondi sei mesi di quest’anno il centrodestra, per far quadrare i conti, non si appresta certo ad alleggerire la pressione sugli automobilisti.
Questi numeri sono la risposta a chi si chiede perché Lecce è una città lasciata in balia del traffico. È perché quella confusione, e le multe che ne conseguono, significano denaro sonante nelle casse del Comune.
Io penso invece che il Comune dovrebbe essere amico degli automobilisti e della città, cercando di risolvere le cause dei comportamenti sanzionabili. Il Comune, oltre a ridurre al minimo l’utilizzo dell’automobile offrendo l’alternativa di un trasporto pubblico efficiente, deve consentire il rispetto delle regole, e non speculare sulle difficoltà di chi si muove in auto", conclude Blasi.