Nazionale, Ventura si presenta: "nessun paragone con Conte"

(ANSA)
di STELLA DIBENEDETTO —  Per la Nazionale Italiana è tempo di voltare pagina. Inizia ufficialmente oggi l'era Ventura sulla panchina azzurra. Per l'ex allenatore del Torino si tratta della più grande occasione della sua carriera. Guidare il gruppo azzurro, infatti, è sempre un riconoscimento ma anche una grande emozione e Ventura è pronto a buttarsi senza paura in questa nuova e difficile sfida.

Raccogliere l'eredità lasciata da Antonio Conte non sarà facile ma Ventura, uomo di grande temperamento, ha accettato senza riserve l'offerta della federazione pur essendo consapevole che dovrà lavorare molto per sostituire il tecnico pugliese non solo nel cuore dei tifosi ma anche degli stessi calciatori che hanno sempre avuto parole positive per l'attuale allenatore del Chelsea.

In conferenza stampa, Giampiero Ventura, davanti ai cronisti, non ha nascosto la sua emozione ma anche la sua voglia di rivalsa: "Sono felice di essere qui ed orgoglioso di essere stato scelto per allenare una delle nazionali più importanti. Ringrazio Antonio Conte che mi ha lasciato una squadra con delle conoscenze, una cultura del lavoro. Per questo parto leggermente avvantaggiato, ho scoperto che con la nazionale c'è pochissimo tempo. Sono comunque convinto che possiamo ritagliarci uno spazio da protagonisti".

Senza troppi giri di parole, il nuovo C.T. fissa subito gli obiettivi: la qualificazione ai prossimi Mondiali: "Dobbiamo qualificarci per il Mondiale. La base di partenza è quella dell'Euorpeo e i giovani verranno inseriti con cautela, ci vuole attenzione. Sono un loro sponsor, cercherò di farli diventare lo zoccolo duro della nazionale. Il nostro movimento oggi offre molti esterni, il 3-52 li penalizza. Ma è chiaro che conta soprattutto il risultato. Cercherò di sfruttare il loro talento. Un calcio organizzato può essere migliorato nei dettagli, questo è il mio obiettivo".

Ventura, inoltre, non chiude la porta a nessuno lasciando uno spiraglio anche per Balotelli che, come ha sottolineato Ventura, parte alla pari con gli altri calciatori: "Se gioca e fa il professionista è come tutti gli altri. Tecnicamente non si discute, ma deve lavorare su se stesso". Non poteva mancare, infine, un commento su alcuni dei protagonisti degli Europei di Francia: "Barzagli? Gli parlerò, ma se vogliamo dare continuità a quanto fatto da Conte è un giocatore fondamentale". E su Pellè, trasferitosi in Cina: "È da valutare, parlerò con lui e con gli altri 22 dell'Europeo. Voglio capire se ha un senso, la Cina è lontana".

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