Nizza, comunità islamica: "I vostri morti sono i nostri morti"
(ANSA/AP) |
“Questi ennesimi atti terroristici avvenuti ieri sera nella città di Nizza, di cui l'origine è ancora ignota –commenta Sharif Lorenzini Presidente della Comunità Islamica d'Italia (CIDI) e Portavoce del Consiglio Islamico Supremo dei Musulmani in Italia (CISMI) - testimoniano che i nemici della pace nel mondo sono tornati a colpire con grande violenza. In queste ore il nostro pensiero e quello di milioni di credenti musulmani è rivolto ai familiari delle vittime e ai feriti del vile, cieco ed assurdo attacco terroristico che mira ad innescare la scintilla della divisione sociale e di una guerra tra popoli che convivono da secoli pacificamente con stima e rispetto reciproci, usando mezzi sempre più spietati. Per loro preghiamo e li affidiamo alla misericordia di Allah. Riconfermiamo con forza –ribadisce Lorenzini - a nome delle Comunità Islamiche d’Italia e del Consiglio Islamico Supremo dei Musulmani in Italia che i fratelli e le sorelle, in Italia e nel mondo, condannano con fermezza ogni atto di violenza, di qualunque provenienza esso sia”.
L’appello della Comunità Islamica, anche in questa occasione, è unanime. “Rinnoviamo il nostro umile invito ai governatori di Francia e d'Europa nonché a tutti i concittadini del nostro Paese di agire con calma, ragionevolezza e unità d'intenti. Non bisogna affrettarsi nelle conclusioni attribuendo all'attentato e a i suoi responsabili le solite etichette xenofobe di natura ‘islamofoba’ perché, in questo modo, non si fa altro che promuovere la politica del terrore architettata dai nemici della libertà. Siamo consapevoli e certi che quanto sta accadendo nelle nostre terre e alle nostre vite non ha nulla a che fare con la religione, né ha nulla di umano”. Anche in questa occasione la Comunità Islamica è pronta a collaborare per porre fine al terrore. “Offriamo la massima disponibilità al governo francese –conclude Lorenzini - solo in questo modo potremo costruire la protezione della nostra società e civiltà e sopprimere il seme dell’odio che mani celate cercano incessantemente di infondere nelle nostre società pacifiche, ignare dei disegni diabolici che tentano di minare la nostra serenità, prosperità e coesione sociale”.
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