Pianta con xylella scoperta in Germania. “È emergenza europea"
di Redazione - La presenza della Xylella, nota ai più come il batterio killer in grado di far morire le piante e contro il quale per il momento non sembrano esservi rimedi, è stato per la prima volta individuato in territorio tedesco, dove è stato accertato un focolaio in un giardino di un privato. Lo rendono noto fonti ufficiali del Bund Deutscher Baumschulen, la più importante associazione dei vivaisti tedeschi, citata da diversi media transalpini. Il portavoce ha riferito che la pianta è stata immediatamente distrutta insieme agli arbusti presenti entro un raggio di 100 metri. Il batterio e' stato individuato grazie ai controlli rinforzati messi in atto da qualche settimana, su una pianta di oleandro che è stata portata a casa da un turista al ritorno da un viaggio nel Salento. Inoltre è stata imposta una zona cuscinetto. Il clima tedesco è considerato tradizionalmente troppo freddo per ospitare i batteri, che è probabilmente il motivo per cui non è stato trovato fino ad ora. Con la prospettiva dell'aumento delle temperature, però, accresce la preoccupazione che Xylella fastidiosa sarà in grado di sopravvivere anche qui. Lo ha dichiarato il presidente Helmut Selders, presidente del Bund Deutscher Baumschulen che ha concluso: " Ci sono troppi canali che possono causare un'infezione della malattia causata da Xylella fastidiosa che ha devastato gli oliveti in Italia e minaccia i produttori di vino della California, ". E lanciando un appello si rivolge preoccupato in particolare a chi viaggia: " I turisti in questo momento sono potenzialmente il vettore del maggior rischio di infezione". La presenza del batterio killer xylella fastidiosa anche in Germania, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, dimostra quello che abbiamo sempre detto: l’emergenza xylella e’ di carattere sovranazionale e la risposta si deve generare da pareri unitari. E' inoltre una dimostrazione che tutti dobbiamo sentirci impegnati a combattere questa particolarissima problematica, nessuno escluso, dell’emergenza fitosanitaria che sta minacciando gli ulivi salentini. Perche' questi alberi sono amati da tutti. E tutti vogliamo proteggerli!
Buongiorno, non so quali fonti siano state utilizzate per scrivere l'articolo ma ci sono almeno 2 informazioni errate (forse per un problema di traduzione) che non corrispondono a quanto riportato dalle fonti ufficiali del Servizio Fitosanitario Tedesco (http://pflanzengesundheit.jki.bund.de/dokumente/upload/3a817_xylella-fastidiosa_pest-report.pdf; link riportato dal sul sito web e la pagina Facebook infoxylella.it il 23 luglio scorso); in particolare:
RispondiElimina- "in territorio tedesco, dove è stato accertato un focolaio in un giardino di un privato." I documenti ufficiali parlano invece del ritrovamento in un vivaio (in una serra) a cui è stata affidata la pianta in vaso da un privato per superare l’inverno.
- "Il batterio è stato individuato grazie ai controlli rinforzati messi in atto da qualche settimana, su una pianta di oleandro che è stata portata a casa da un turista al RITORNO DA UN VIAGGIO NEL SALENTO." Anche in questo caso le fonti ufficiali non parlano di niente di tutto ciò; anzi è specificato che la pianta ritrovata nel vivaio è di origine ignota.
La stessa notizia, riportata invece, su giornali olandesi (http://www.tuinenlandschap.nl/nieuws/4021-xylella-opgedoken-duitsland ) non parla né di giardini né di Salento.
Se avete altre fonti a supporto di queste informazioni fornitele altrimenti rettificate e smentite poiché si tratta di semplici dicerie se non di bufale pericolose. Anzi se avete informazioni sull’origine dell’oleandro dal salento siete obbligati a comunicarlo al Servizio Fitosanitario Regionale che è l’organo che controlla i vivai nell’area infetta ed il divieto di movimentazione delle specie suscettibili a xylella nel Salento.
Infine dalle analisi della pianta intercettata in Germania trattasi della X.f. subspecie fastidiosa e non subspecie pauca come quella del Salento.
Per favore evitate di fare anche voi disinformazione.
Pierfederico La Notte