Scontro treni, quasi 4mila donazioni in 48 ore
BARI - Si è attivata la macchina della solidarietà in Puglia dopo il disastro ferroviario. In due giorni (il 12 e 13 luglio) in Puglia sono state raccolte 3843 sacche di sangue, la metà delle quali nei territori delle Asl Bari e Bt, dove è avvenuto l'incidente ferroviario che ha provocato 23 morti e 52 feriti.
In questi due giorni i centri trasfusionali pugliesi sono rimasti aperti dalle 8 alle 20 per far fronte alla mobilitazione di cittadini (soprattutto giovanissimi) che hanno atteso fino a quattro ore prima di donare. Il dato della raccolta è definito "eccezionale" perché solitamente in Puglia, nel giorno medio, vengono raccolte 464 unità di sangue.
"La risposta dei donatori - spiega Michele Scelsi, coordinatore del centro regionale pugliese sangue - è stata davvero sorprendente, ci auguriamo che i donatori di prima esperienza si ripresentino a donare e che la mobilitazione non resti un episodio isolato". "Rispetto alle ore immediatamente successive all'incidente in cui si pensava al ricorso ad altre regioni per la fornitura di sangue - conclude Scelsi - ciò non è stato necessario".
In questi due giorni i centri trasfusionali pugliesi sono rimasti aperti dalle 8 alle 20 per far fronte alla mobilitazione di cittadini (soprattutto giovanissimi) che hanno atteso fino a quattro ore prima di donare. Il dato della raccolta è definito "eccezionale" perché solitamente in Puglia, nel giorno medio, vengono raccolte 464 unità di sangue.
"La risposta dei donatori - spiega Michele Scelsi, coordinatore del centro regionale pugliese sangue - è stata davvero sorprendente, ci auguriamo che i donatori di prima esperienza si ripresentino a donare e che la mobilitazione non resti un episodio isolato". "Rispetto alle ore immediatamente successive all'incidente in cui si pensava al ricorso ad altre regioni per la fornitura di sangue - conclude Scelsi - ciò non è stato necessario".