Strazio e solidarietà al Policlinico di Bari

(ANSA)
di NICOLA ZUCCARO — Sono da poco passate le 19.20 di mercoledì 13 luglio, quando un "blindato" della Guardia di Finanza abbandona per cessata esigenza di servizio l'isolato dell'Istituto di Medicina legale del Policnico di Bari. E' il momento conclusivo della terrificante giornata iniziata con lo straziante riconoscimento da parte dei parenti dei cadaveri delle 23 vittime perite nel disastro ferroviario del 12 luglio, lungo la tratta Corato-Andria.

Sin dalla prima mattinata, l'allestimento delle tende da parte della Croce Rossa italiana, dei Volontari dell'Oer e del Corpo militare della Croce Rossa, rappresenta il preludio di una giornata difficile, condizionata anche dall'elevata temperatura. Per affrontare quest'ultima, lenendone le sofferenze fisiche che non risparmieranno i giornalisti e gli operatori dell'informazione, determinante è stato l'apporto volontario di Coimba.

Il consorzio con sede nella Zona Industriale di Modugno, specializzato nella grande distribuzione di vivande, ha provveduto all'arrivo di un carico consistente di cestelli d'acqua presso l'area di primo soccorso allestita nello spazio antistante l'Istituto di Medicina legale. E' stata la prima delle due iniziative all'insegna della solidarietà per sostenere materialmente e moralmente i parenti delle vittime. Quanto alla seconda, una coda di comuni cittadini - in gran parte giovani - ha preso d'assalto il vicino Centro trasfusionale per la donazione del sangue.