di Redazione - «Ormai è risaputo: quando una palla che scotta arriva al Presidente Emiliano, lui spazza in tribuna: l’idea di affrontare (dopo un anno!) la Xylella con una legge speciale è l’ennesimo inaccettabile tentativo di lanciare la palla in tribuna e togliersi di dosso la paternità di decisione “scomode”. Servono provvedimenti urgenti e immediati non atti normativi utili solo a prendere ulteriormente tempo ed evitare la firma in calce del Presidente», è quanto dichiara in una nota il Cons. Reg., Andrea Caroppo, capogruppo di FI.
«Dopo aver detto “ci penso io!” indurendo il bicipite, Emiliano ha cercato in tutti i modi di far revocare lo stato di emergenza salvo poi in oltre un anno non essere in grado di assumere una posizione chiara e alcun provvedimento, trastullandosi tra complotti di misteriose multinazionali, scienziati terroristi, proprietari speculatori e miracolose pozioni magiche.
A causa della sua inconcludenza ogni giorno il batterio ammazza centinaia di ulivi, vivaisti e agricoltori sono alle strette e gli italiani rischiano sanzioni pesantissime dall’Europa: oggi - non tra mesi o anni - bisogna fare il possibile per evitare ulteriormente la diffusione del contagio. Perciò - conclude Caroppo - Emiliano smetta di ballare sul Titanic e si assuma le sue responsabilità ».
A causa della sua inconcludenza ogni giorno il batterio ammazza centinaia di ulivi, vivaisti e agricoltori sono alle strette e gli italiani rischiano sanzioni pesantissime dall’Europa: oggi - non tra mesi o anni - bisogna fare il possibile per evitare ulteriormente la diffusione del contagio. Perciò - conclude Caroppo - Emiliano smetta di ballare sul Titanic e si assuma le sue responsabilità ».