Disastro ferroviario, un mese fa la tragedia

di NICOLA ZUCCARO — E' già trascorso un mese esatto da quel torrido 12 luglio, quando improvvisamente un violento e mortale scontro sulla linea ferroviaria Corato-Andria stravolse una mattinata di prima estate che sembrava dover introdurre una giornata di calma piatta per l'informazione locale. E invece, quest'ultima, dopo le prime anticipazioni dalla rete, si metterà subito all'opera per fornire i dovuti aggiornamenti. Seguiranno ore angosciose e giornate strazianti.

Dal sospiro di sollievo per i 50 feriti, si passerà al dolore per le 23 vittime. Momenti contrassegnati dai cambi di campo, operati dalla copertura mediatica fra il luogo dei disastro, in aperta campagna, gli Ospedali di Andria, di Terlizzi e di Barletta ed il Policlinico di Bari, presso il cui Istituto di Medicina legale avrà luogo il drammatico riconoscimento delle vittime.

Sequenze che, consegnate già agli archivi della stampa e delle radio-tv, necessitano di essere ripristinate ad un mese di distanza, affinchè, nonostante la vicinanza espressa dal gestore della linea (la Ferrotramviaria del Nord Barese) attraverso un comunicato diffuso nelle scorse ore alle testate giornalistiche locali, parole quali Verità e Giustizia si traducano in fatti. Al più presto.

PM TRANI: OK INDAGINI - "A distanza di un mese mi sembrava doveroso fare il punto sulle indagini, contemperando le esigenze dell'inchiesta con quella del diritto alla informazione della opinione pubblica". A dichiararlo in apertura di conferenza stampa a un mese dalla tragedia sulla Andria-Corato il procuratore della Repubblica facente funzioni di Trani, Francesco Giannella.

Il procuratore, che prima di incontrare i giornalisti aveva ricevuto i familiari delle vittime, ha riferito che le indagini "stanno proseguendo speditamente".

"È stato un incontro molto toccante"- ha commentato il procuratore che coordina il pool composto dai pm Michele Ruggiero, Marcello Catalano e Alessandro Pesce.