BARI - “L’attenzione sull’impianto di località Palombara a Lizzano (TA) è massima da parte di tutti gli organi preposti alle attività di controllo. All’ordine del giorno abbiamo gli interventi necessari a far rientrare entro i limiti previsti dalla legge i dati su contaminanti emersi dai pozzi spia sul perimetro dell’impianto. Su questo percorso sono allineate le attività dei soggetti coinvolti, anche col supporto e il sostegno dei consiglieri regionali del territorio che stanno seguendo le attività in prima persona, con il preciso obiettivo di scongiurare i rischi per la salute dei cittadini e per l’ambiente dovuti alla sostanziale sospensione delle attività di gestione dei presidi di sicurezza dell’impianto”. Così l’Assessore alla Qualità dell’Ambiente della Regione Puglia, Domenico Santorsola.
“Nei giorni scorsi si è tenuto un nuovo incontro per fare il punto sulle attività svolte: nell’ultimo mese la validazione dei dati riferiti ai pozzi perimetrali ha permesso di avere un quadro più preciso e conforme alle norme per poi partire con le attività previste dalla legge. Devo segnalare – prosegue Santorsola – una forte unità di intenti tra le istituzioni coinvolte nel percorso nell’individuare una via di messa in sicurezza dell’impianto tale da evitare danni maggiori e rischi per i cittadini: su questa via si inserisce l’attività svolta dalla Provincia di Taranto volta all’esplorazione della situazione per l’identificazione del soggetto responsabile dell’inquinamento”.
“L’individuazione della fonte con la puntuale definizione del soggetto responsabile della contaminazione sono passaggi obbligati, codificati dalla legge, di intervento del pubblico in sostituzione del privato per la gestione del problematiche ambientali. Vanno tenute nel debito conto – prosegue Santorsola – anche le problematiche relative alla captazione del biogas e alla predisposizione delle attività di post gestione delle capienze autorizzate già colme. Abbiamo aggiornato a Settembre il tavolo tecnico, confidando di avere in quella sede nuovi elementi per incanalare correttamente il percorso”.
“Nei giorni scorsi si è tenuto un nuovo incontro per fare il punto sulle attività svolte: nell’ultimo mese la validazione dei dati riferiti ai pozzi perimetrali ha permesso di avere un quadro più preciso e conforme alle norme per poi partire con le attività previste dalla legge. Devo segnalare – prosegue Santorsola – una forte unità di intenti tra le istituzioni coinvolte nel percorso nell’individuare una via di messa in sicurezza dell’impianto tale da evitare danni maggiori e rischi per i cittadini: su questa via si inserisce l’attività svolta dalla Provincia di Taranto volta all’esplorazione della situazione per l’identificazione del soggetto responsabile dell’inquinamento”.
“L’individuazione della fonte con la puntuale definizione del soggetto responsabile della contaminazione sono passaggi obbligati, codificati dalla legge, di intervento del pubblico in sostituzione del privato per la gestione del problematiche ambientali. Vanno tenute nel debito conto – prosegue Santorsola – anche le problematiche relative alla captazione del biogas e alla predisposizione delle attività di post gestione delle capienze autorizzate già colme. Abbiamo aggiornato a Settembre il tavolo tecnico, confidando di avere in quella sede nuovi elementi per incanalare correttamente il percorso”.