BARI - Nota del Consigliere regionale di Area Popolare, Luigi Morgante.
“La costruzione a ridosso del fiume Chidro - dichiara - rappresenta uno scempio non più tollerabile, dato che da decenni deturpa non solo il territorio circostante e l’area interessata - un patrimonio naturalistico che avrebbe meritato nel tempo e da tempo ben altre attenzioni e interventi per la sua valorizzazione e tutela - ma rappresenta una ferita aperta e una macchia per l’intera comunità di Manduria. Per questo, ho particolarmente apprezzato l’impegno e la sensibilità delle associazioni e dei cittadini che hanno costituito il comitato ‘Chidro Libero’, e avviato una campagna mirata a richiamare l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica per arrivare all’abbattimento di un ‘ecomostro’ sempre più invasivo e fatiscente, la cui presenza continua a rappresentare una sconfitta per tutti noi.
Ma siccome il mio ruolo politico di consigliere regionale - spiega Morgante - comporta precise responsabilità e non può essere limitato alla piena e convinta adesione a una iniziativa meritoria e alla firma di una petizione, e mi obbliga anche e soprattutto a cercare soluzioni concrete e immediate, mi sono attivato presso gli uffici preposti, e ho avuto rassicurazioni sulla prossima pubblicazione – entro la fine dell’anno – di un bando per interventi di rigenerazione e riqualificazione urbana: sarà allora quello il possibile e necessario strumento per intervenire e restituire all’ambiente il necessario equilibrio e il ritorno alla sua naturale bellezza. Continuerò ovviamente a seguire questa vicenda in ogni passaggio fino alla sua conclusione, e se ci saranno nel frattempo novità o possibili altre opzioni interverrò con altrettanta tempestività e con nuove, ripetute sollecitazioni nei confronti di un esecutivo regionale chiamato a dare risposte doverose alle comunità, a prescindere da colori e appartenenze politiche e partitiche”, conclude Morgante.
“La costruzione a ridosso del fiume Chidro - dichiara - rappresenta uno scempio non più tollerabile, dato che da decenni deturpa non solo il territorio circostante e l’area interessata - un patrimonio naturalistico che avrebbe meritato nel tempo e da tempo ben altre attenzioni e interventi per la sua valorizzazione e tutela - ma rappresenta una ferita aperta e una macchia per l’intera comunità di Manduria. Per questo, ho particolarmente apprezzato l’impegno e la sensibilità delle associazioni e dei cittadini che hanno costituito il comitato ‘Chidro Libero’, e avviato una campagna mirata a richiamare l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica per arrivare all’abbattimento di un ‘ecomostro’ sempre più invasivo e fatiscente, la cui presenza continua a rappresentare una sconfitta per tutti noi.
Ma siccome il mio ruolo politico di consigliere regionale - spiega Morgante - comporta precise responsabilità e non può essere limitato alla piena e convinta adesione a una iniziativa meritoria e alla firma di una petizione, e mi obbliga anche e soprattutto a cercare soluzioni concrete e immediate, mi sono attivato presso gli uffici preposti, e ho avuto rassicurazioni sulla prossima pubblicazione – entro la fine dell’anno – di un bando per interventi di rigenerazione e riqualificazione urbana: sarà allora quello il possibile e necessario strumento per intervenire e restituire all’ambiente il necessario equilibrio e il ritorno alla sua naturale bellezza. Continuerò ovviamente a seguire questa vicenda in ogni passaggio fino alla sua conclusione, e se ci saranno nel frattempo novità o possibili altre opzioni interverrò con altrettanta tempestività e con nuove, ripetute sollecitazioni nei confronti di un esecutivo regionale chiamato a dare risposte doverose alle comunità, a prescindere da colori e appartenenze politiche e partitiche”, conclude Morgante.