di LUIGI LAGUARAGNELLA — Sarà per il cambio d’allenatore a stagione iniziata, sarà per la preparazione atletica, sarà per la prima giornata di serie iniziata in pieno agosto, insomma l’Inter buca l’esordio del campionato 2016/2017.
Il Chievo, tra le sue mura, affonda i nerazzurri con un 2-0 firma da due belle prodezze di Birsa. La squadra di Maran è la stessa dello scorso anno, eccetto Sorrentino tra i pali, mentre l’Inter, nonostante le novità dalla panchina guidata da De Boer e agli esordi di Banega e Candreva è apparsa quella dello scorso anno. Forse questa prima giornata non dovrebbe influire molto sul proseguimento del campionato, ma l’allenatore olandese ha da lavorare sull’aspetto del gioco, della tenuta atletica e soprattutto sulla componente.
L’Inter vista al Bentegodi, non solo è apparsa statica rispetto ai sempre arcigni e tosti avversari, ma incapace di spunti individuali, imprecisa nei passaggi e con poche motivazioni. A darle non deve essere soltanto l’allenatore, ma anche i calciatori devono dimostrare di saper affrontare le difficoltà, anche per dare maggior sostegno ai nuovi arrivati. Solo nel primo tempo ha creato i nerazzurri si sono avvicinati alla porta, ma senza pericolosità con Candreva ed Eder. Icardi non è stato pervenuto.
La corsa e la grinta del Chievo sono state premiate nel secondo tempo. Tra tanti giocatori “fisici” come Cesar, Hetemaj, Rigoni, Meggiorini (che sfiora il vantaggio nei primi quarantacinque minuti) la tecnica di Birsa mette a sedere l’intera difesa avversaria per poi piazzare in rete e successivamente lascia imbambolato Medel e sfoderando un tiro a fil di palo imprendibile. Si può dire che vince il sistema collaudato del Chievo contro l’assenza di idee e di semplici schemi dell’Inter.
Il Chievo, tra le sue mura, affonda i nerazzurri con un 2-0 firma da due belle prodezze di Birsa. La squadra di Maran è la stessa dello scorso anno, eccetto Sorrentino tra i pali, mentre l’Inter, nonostante le novità dalla panchina guidata da De Boer e agli esordi di Banega e Candreva è apparsa quella dello scorso anno. Forse questa prima giornata non dovrebbe influire molto sul proseguimento del campionato, ma l’allenatore olandese ha da lavorare sull’aspetto del gioco, della tenuta atletica e soprattutto sulla componente.
L’Inter vista al Bentegodi, non solo è apparsa statica rispetto ai sempre arcigni e tosti avversari, ma incapace di spunti individuali, imprecisa nei passaggi e con poche motivazioni. A darle non deve essere soltanto l’allenatore, ma anche i calciatori devono dimostrare di saper affrontare le difficoltà, anche per dare maggior sostegno ai nuovi arrivati. Solo nel primo tempo ha creato i nerazzurri si sono avvicinati alla porta, ma senza pericolosità con Candreva ed Eder. Icardi non è stato pervenuto.
La corsa e la grinta del Chievo sono state premiate nel secondo tempo. Tra tanti giocatori “fisici” come Cesar, Hetemaj, Rigoni, Meggiorini (che sfiora il vantaggio nei primi quarantacinque minuti) la tecnica di Birsa mette a sedere l’intera difesa avversaria per poi piazzare in rete e successivamente lascia imbambolato Medel e sfoderando un tiro a fil di palo imprendibile. Si può dire che vince il sistema collaudato del Chievo contro l’assenza di idee e di semplici schemi dell’Inter.
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