Roma, emergenza rifiuti: per l'azienda oltre 600 milioni di debiti

ROMA - Il servizio di gestione dei rifiuti a Roma "sconta una totale mancanza di programmazione anche dopo la chiusura della discarica di Malagrotta". A sostenerlo è il sindaco di Roma, Virginia Raggi, nel corso della presentazione delle linee programmatiche della sua giunta in assemblea capitolina. Nel mirino del primo cittadino c'è l'Ama, l'Azienda dei rifiuti di Roma: l'azienda, continua il sindaco, "sconta alti costi industriali per tonnellata trattata e per tonnellata di raccolta differenziata conferita e ha bassi indici di efficienza nella pulizia stradale e nella manutenzione dei cassonetti su strada. L'intero parco impianti soffre di deficit manutentivi da tre anni". La Raggi elenca anche i numeri dell'azienda: "Oltre 600 milioni di euro di debiti, di cui 200 milioni verso fornitori, oltre 35 milioni di euro annui verso il pool di banche che la sostiene; 250 milioni di costi per la esportazione di rifiuti; circa 7500 dipendenti; una flotta di veicoli acquistati per oltre 200 milioni nel 2009 e 2010". L’emergenza spazzatura sta invadendo i quartieri della capitale: delle colonie di topi si formano nelle caditoie dei marciapiedi, spesso in corrispondenza dei contenitori dei rifiuti e tra i passanti, tra cui molti turisti.

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