Servizio 118, Turco: “Più risorse e certezze per gli autisti soccorritori”

BARI - “Il diritto alla salute non è solo un diritto sancito a lettere cubitali dalla Costituzione, ma va tutelato e attuato ogni giorno partendo dal rispetto di alcune figure basilari della rete assistenziale. Penso all’irrisolta situazione dell’internalizzazione degli autisti soccorritori del 118 pugliese che con dedizione, sudore e passione sono i nostri angeli custodi quotidiani”. Lo dichiara il consigliere regionale de La Puglia con Emiliano, Giuseppe Turco, in merito alle 165 postazioni del servizio di 118 dove lavorano 1650 autisti soccorritori.

“Solo alcuni di questi – spiega Turco – sono internalizzati. Tutti i soccorritori ricevono un rimborso spese ma spesso risulta insufficiente. E allora, dato che senza di loro il servizio 118 andrebbe in paralisi, sarebbe necessario e non più rinviabile implementare il personale con almeno dieci autisti soccorritori per postazione e con un’adeguata retribuzione mensile di 2.500 euro. Parliamo di un investimento di circa 4 milioni, soldi ben spesi e impegnati che renderebbero giustizia ed efficienza ad un servizio indispensabile”. “Allora – conclude Turco – mi chiedo: se stiamo tentando di stabilizzare gli L.S.U perché la Regione non fa uno sforzo anche per internalizzare questi 1650 autisti soccorritori? Solo così potrebbero ottenere pari dignità e un avvenire lavorativo meritato”.

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